Vaccinarsi sì, vaccinarsi no.... è una riflessione che, ogni giorno che passa non sembra più proponibile, tanto che progressivamente sembra aumentare il numero di coloro che ne ritengono addirittura necessaria l'obbligatorietà, almeno per certe categorie

Queste alcune dichiarazioni rilasciate in proposito alle agenzie di stampa da medici che dirigono alcune tra le principali istituzioni scientifico-sanitarie dell'Italia.

Il presidente della Consulta di Bioetica Maurizio Mori:"Renderei obbligatorio il vaccino anti-Covid solo quando sarà chiarito che la persona vaccinata non è più contagiosa per gli altri, ossia che il vaccino garantisca sia il vaccinato che chi ancora non ha avuto la dose".

Più cauto il presidente del comitato di Bioetica Lorenzo D'Avack:"Sarei abbastanza cauto rispetto all'ipotesi di obbligatorietà per il vaccino anti-Covid: ritengo che eticamente obbligare ad un trattamento sanitario debba rappresentare assolutamente un'eccezione". 

Molto dura, invece, la posizione di Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive dello Spallanzani di Roma:"Tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici, devono vaccinarsi contro il Covid e se non vogliono essere vaccinati devono essere sospesi dal servizio perchè, appunto, non possono essere idonei al servizio che svolgono. Tali categorie professionali che devono essere vaccinate assolutamente; questo per proteggere se stessi ma anche gli altri, per i contatti estesi che le stesse categorie devono avere con la popolazione. Chi non lo accetta non può esercitare quelle determinate professioni e tutti gli operatori sanitari non possono esimersi dall'essere vaccinati, poiché rappresentano fonti di rischio per gli altri. Dinanzi ad un rifiuto della vaccinazione anti-Covid, andrebbero sospesi dal servizio, poichè non idonei al suo svolgimento".


Posizione, quest'ultima, a mio giudizio eccessiva e poco perseguibile, in quanto ad ascoltare bene le voci che circolano, coloro che non vorrebbero vaccinarsi non sono davvero pochi e si rischierebbe pertanto, in un momento di carenza sanitaria, di diminuirne il numero. Non servono i metodi da "espulsione" come quelli adottati dal Movimento 5 stelle!  Servono invece metodo, chiarimenti  e, ovviamente, tempo... purtroppo molto tempo.

Questa campagna vaccinale, a mio giudizio, non sarà né facile e neppure veloce e al momento sembra difficile poter pensare pensare che in pochi mesi potremo raggiungere il 60% di italiani vaccinati.