Che il Movimento 5 stelle stia piano piano diventando altra cosa rispetto al passato è sotto gli occhi di tutti.

Specialmente gli attivisti,  che con sacrificio e dedizione in ogni territorio e  a loro spese hanno fatto di tutto per portare i  vecchi "terminali di rete" a Roma, sono arrabbiati. Sui social fioccano da parte di molti parole forti quali "traditori",  "poltronisti", ecc.

Gli attivisti del 2013 e precedenti, quelli che toglievano i manifesti dei partiti dai muri, quelli che gazebo su gazebo cercavano di portare i loro portavoce a Roma, o nelle varie istituzioni;  quelli che gridavano non siamo un partito e non siamo una casta ma cittadini punto e basta; quelli che il voto non lo chiedevano; quelli dei due mandati e a casa e che consideravano le famose 5 stelle "sacre"... sono molto delusi. Abbandonati gli attivisti  sui territori, mortificati  i candidati migliori da selezioni balorde spesso solo per evitare che qualcuno più competente, capace e titolato andasse a Roma. 

Sì, il Movimento 5 Stelle delle tante aspettative è a mio giudizio definitivamente morto.

La consigliera De Vito, eletta alla regione Lazio, ha espresso tutto il proprio rammarico per il supporto del gruppo grillino alla giunta della regione guidata dal Pd Nicola Zingaretti: 

“Continuo ad apprendere dagli organi di stampa ciò che invece avrebbe dovuto coinvolgere l’organizzazione interna di tutto il gruppo regionale e dei nostri attivisti e portavoce sui territori. Come appare ormai certo da oggi il MoVimento 5 Stelle entra ufficialmente nella giunta di Nicola Zingaretti, al fianco di assessori che hanno deciso un PTPR poi impugnato dalla Corte Costituzionale o un Piano Rifiuti commissariato dal TAR o ancora che hanno proseguito a declassare la Sanità celando le difficoltà dietro il dito dell’emergenza. Saranno loro i nostri compagni nel cammino verso un futuro in cui noi  dovremmo miracolosamente cambiare le sorti della Regione. Mi spiace rilevare che, ancora una volta, gli attivisti e i portavoce locali vengano umiliati e non ascoltati”. Questa la reazione di Francesca De Vito, consigliera M5S alla Regione Lazio, all’ingresso nella Giunta guidata da Zingaretti di due consiglieri del M5S, Roberta Lombardi e Valentina Corrado..“Mi spiace rilevare - argomenta De Vito - che, ancora una volta, gli attivisti e i portavoce locali vengano umiliati e non ascoltati, da parte di chi invece dovrebbe rappresentarli da chi, dall’alto, a due anni dalla scadenza del secondo mandato, ha una visione completamente diversa rispetto ai nostri rappresentanti sui territori che conducono le loro battaglie combattendo giorno per giorno lo strapotere dei partiti, a fronte del solo gettone di presenza”.“Lo stesso vale per gli attivisti - sottolinea la consigliera - che da sempre hanno pagato di tasca propria i gazebo, i volantini, il materiale elettorale per portare su quelle poltrone le stesse persone che ora stanno decretando la morte e la distruzione del MoVimento 5 Stelle o comunque una sua metamorfosi verso ciò che abbiamo sempre contestato e combattuto. Se stiamo diventando un partito che non ha più bisogno degli attivisti e dei portavoce a presidio dei territori ma ritiene che bastino i portatori di interessi, basta saperlo”.“Nei prossimi giorni - fa sapere De Vito - ascolterò i portavoce comunali, ascolterò i territori che non ho mai abbandonato in questi 3 anni di consiliatura, valuterò con loro ciò che sarà necessario fare per difendere strenuamente la nostra identità, il nostro passato ed insieme il nostro futuro. Le conquiste ed i risultati si possono ottenere anche dai banchi dell’opposizione. Io sono e resterò all’interno del MoVimento 5 Stelle nel rispetto di tutti coloro che hanno fiducia in me. Riguardo a tutte le ultime decisioni, governo compreso, sarò dalla parte delle Piccole e Medie Imprese e non degli interessi di Confindustria, sarò per il rispetto della partecipazione dal basso e non delle imposizioni dall’alto, sarò dalla parte di uno Statuto e non della volontà di qualcuno, e questo è anche ciò che Davide Casaleggio ha voluto ribadire con il suo manifesto ‘Controvento’”.“Il MoVimento 5 Stelle della base è vivo - conclude De Vito - non accetta imposizioni da parte di chi ha poltrone da conquistare o interessi da difendere. La nostra azione è qui ora e adesso. Ogni altra visione è lontana da ciò che ci ha resi diversi e vincenti e sinceramente penso che sarebbe un suicidio politico”.

 Mai avrei lontanamente potuto pensare di vedere tanto degrado, tanta falsità, tanta incapacità, tanto attaccamento alle poltrone di tanti che una volta a Roma invece di aprire le scatolette di tonno, se le sono mangiate insieme all'apriscatole! Che vergogna.
 

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