Sono rimasto molto stupito quando ho saputo che gli assessori lombardi al Territorio, all’Ambiente e all’Agricoltura hanno inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente preoccupati della siccità e chiedendo al Governo di intervenire con una strategia comune. Sta bene, ma perché, allora, sono stati i primi a disattendere il Patto per l’acqua?”.
Ne abbiamo discusso solo un paio di settimane fa in Aula, grazie a una nostra interpellanza. Abbiamo detto che era urgente la convocazione del Tavolo regionale per il monitoraggio delle risorse idriche e la riattivazione del Patto per l’acqua, proprio alla luce dell’allarme siccità appena lanciato dai rappresentanti di categoria degli agricoltori. Ma siamo rimasti inascoltati.
Avevamo detto che la Lombardia è una regione ricca di acque, ma negli ultimi decenni diversi fattori hanno aumentato la frequenza dei fenomeni estremi, sia di crisi idrica che alluvionali. E aggiungo che nel 2007 Regione Lombardia ha cercato di intervenire coinvolgendo ben 67 soggetti interessati e con l’obiettivo di affrontare la questione della gestione delle acque era nata l’idea di un Patto per l’acqua che definisse azioni utili soprattutto in fase di emergenza.