PREMESSA
Colorate, gustose, comode. Sono i termini più comunemente utilizzati per descrivere il nuovo trend del momento, le "puff" o più propriamente chiamate disposable o sigarette elettroniche usa e getta.
Evitiamo di descriverle nel dettaglio, il fenomeno è talmente diffuso ormai che risulterebbe superfluo e ripetitivo. In ogni caso, se desideraste approfondire, vi rimando al video che ho realizzato non molto tempo fa, dove analizzavo questi devices "di ultima generazione".
LA NICOTINA NELLE PUFF
La nicotina è ciò su cui desidero basare il tema del post di oggi.
Non starò a descrivervi questo elemento partendo dagli albori della scienza, non vi racconterò che è un elemento che si trova in natura utilizzato da parecchie piante come strumento di difesa (pomodoro, tabacco...), ne vi dirò che nel fumo di sigaretta è sempre il minore dei mali.
Il fulcro del tema del post riguarda la dose. Ebbene si, pur essendo un elemento naturale e relativamente nocivo se assunto nelle giuste quantità, alti dosaggi potrebbero portare complicazioni, normalmente temporanee come nausea, capogiri, tachicardia, sudorazione fredda, mal di testa...
Si attesta oggi che la dose letale per un essere umano adulto vari tra i 40 ed 60 mg assunti in unica dose.
Veniamo alle usa e getta. Tra le principali differenze che possiamo trovare tra una puff ed un classico vaporizzatore personale è proprio la tipologia di nicotina ed il dosaggio. Non fraintendete, sempre dello stesso alcaloide si parla ma la nicotina in sali, presente nelle usa e getta, è assorbita dall'organismo in modo differente rispetto alla nicotina freebase (a base libera) presente nei classici liquidi da inalazione.
Cercherò di spiegarmi nel modo più semplice possibile. Mentre la nicotina freebase produce una sensazione di "hit" (o colpo in gola), indice chiaro del quantitativo che stiamo somministrando al nostro corpo, la nicotina in sali non produce assolutamente lo stesso effetto, non è dotata di alcun indicatore precauzionale. Potremo accorgerci di averne assunta troppa solo quando raggiungeremo uno dei sintomi descritti pocanzi. Spetta quindi a noi limitarci "a buon senso".
Le tanto ambite puff vendute in Italia con tanto di marchio del monopolio di stato, non offrono molte possibilità riguardo le gradazioni di nicotina. Oggi in commercio sono disponibili senza nicotina od a 20 mg/ml di nicotina in sali, che corrisponde al massimo dosaggio consentito dall'attuale direttiva TPD (Tobacco Products Directive). Direttive a parte, di cosa abbiamo parlato poco fa? Dei dosaggi letali per l'uomo assunti in unica dose...
Dovrei ora avere fornito tutti gli elementi per comprendere che le puff usa e getta non possono essere equiparate ai classici vaporizzatori personali ne quindi possono essere utilizzate facendo un 1:1 con le classiche sigarette.
Con i vaporizzatori personali (ecig) è possibile scegliere il dosaggio di nicotina e la nicotina è di tipo freebase, Sono ciò che oggi si avvicina maggiormente alla classica sigaretta.
Le puff forniscono un alto dosaggio di nicotina e soprattutto "non avvisano". Più che vaporizzatori o sigarette elettroniche, le accomunerei alla categoria dei dispensatori di nicotina. Il corretto utilizzo dovrebbe quindi essere quello di fare pochi tiri dando le giuste pause tra una sessione e l'altra, proprio per evitare un sovradosaggio della sostanza nell' organismo.
Ricordo inoltre che le puff usa e getta regolarmente vendute in Italia, non devono superare i 20 mg/ml di nicotina e devono possedere il marchio del monopolio di stato sulla confezione. Tutto il resto è da considerarsi illegale, di contrabbando...