Il predicatore americano Franklin Graham vuole portare la sua chiesa in Italia, usando un ospedale da campo e molta pubblicità
Da alcuni giorni, nella maggioranza dei canali tv a livello locale, sia provinciali che regionali, ed anche su La7 va in onda uno spot di 60 secondi del predicatore evangelico statunitense Franklin Graham che in italiano lancia il suo sermone... per promuovere anche in Italia la sua "fondazione", creata dal padre Billy.
“Salve sono Franklin Graham forse la paura si è impadronita anche del tuo cuore, ma desidero che tu sappia che dio ti ama e conosce tutto della tua vita” e con preghiera finale contro il coronavirus “Dio, io son un peccatore. Mi pento dei miei peccati”.
Uno spot per pubblicizzare il numero verde del suo centro operativo di aiuto psicologico finanziato dalla Billy Graham Evangelistic Association o BGEA. Un numero verde per ottenere aiuto psicologico. In realtà, lo spot è sinergico allo "sbarco" in Italia della "sua" chiesa, anticipato con la costruzione di un ospedale da campo a Cremona per combattere la Coavid-19.
La BGEA è una delle chiese evangeliche più potenti negli Stati Uniti d’America. Nata in uno degli Stati del sud, tanto cari agli ultra conservatori americani è adesso molto vicina al Presidente Trump.
E non poteva essere altrimenti, viste le dichiarazioni che nel corso degli anni hanno caratterizzato le "prediche" targate BGEA. Nel 2011, dopo il drammatico terremoto, con conseguente tsunami, che avvenne in Giappone la Billy Graham annunciò l’avvento dell’Apocalisse, mentre dopo l’attentato alle torri gemelle del 2001 definì l’islam, la "Religione del male"... ma non va neppure dimenticata l'accusa rivolta all’ex Presidente Obama di essere un musulmano in incognito. Naturalmente non sono mancati gli attacchi alla comunità LGBT+.
Riuscirà la BGEA a raccogliere adepti in Italia sfruttando la crisi, anche economica, legata all'attuale pandemia? Da non dimenticare che questa "fondazione", come altre chiese similari è un misto tra fede e business e, come dimostra la pagina del sito web dedicata alle donazioni, è difficile capire quale dei due aspetti sia prevalente.
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