Negli ultimi anni si è osservato un aumento di alcune malattie trasmesse sessualmente specialmente nei giovani. Non parleremo di aids ma di altre malattie, di grandissimo interesse in tutto il mondo, perché molto impattanti sulla salute umana con peggioramento della qualità della vita e anche decessi. Inoltre è ovvio che possono inficiare la fertilità della coppia, essere la causa di complicanze durante la gravidanza e anche di sviluppo di tumori.

Si parla di oltre un milione di malattie trasmesse sessualmente ogni giorno. Nel solo anno 2012 furono stimati nel mondo 357 milioni di nuovi casi di età compresa tra i 19 e i 49 anni.

Quali sono le infezioni più frequenti trasmesse sessualmente? La chalamidia trachomatis, la sifilide(neisseria gonorrea) e il trichomonas vaginalis.

Tutte queste patologie insieme ad altre possono causare seri problemi se non diagnosticate e curate tempestivamente in modo adeguato. Le infezioni da clamidi sono causate da un betterio, la chalmidia tracomatis, molto diffuso e che può anche essere totalmente asintomatico come uno dei più classici copioni in medicina.

E’ molto diffusa nei giovani specie tra i 15 e i 24 anni. La trasmissione avviene attraverso il contatto durante i rapporti sessuali con il pene, la vagina, la bocca o l’ano del partner.

E’ una infezione che può provocare gravi infiammazioni pelviche e può essere trasmessa al figlio durante il parto. Nelle donne si hanno problemi alla cervice uterina,con secrezioni e sanguinamenti e anche alle vie urinarie principalmente all’uretra.

Se non diagnosticata in tempo può estendersi alle strutture vicine all’intera pelvi e dare come esito anche la sterilità. Negli uomini si hanno invece sintomi urinari, con bruciore durante la minzione, dolore e in alcuni casi esordio con infiammazioni dei testicoli.

Sono possibili anche se meno frequenti localizzazioni anali e alla bocca, con proctiti e faringiti. Per la grossa diffusione di questo batterio sarebbe auspicabile lo screening annuale per la clamidie per tutte le donne attive sessualmente e di età inferiore ai 25 anni, per quelle in gravidanza e anche per tutte le persone cosiddette a rischio, con rapporti promiscui o occasionali sia etero che omosessuali.

Nel maschio non è raccomandato lo screening anche se è auspicabile per tutti coloro che hanno attività sessuale di tipo occasionale e omosessuale. I profilattici se ben utilizzati ovviamente rappresentano una barriera alla diffusione della clamidi. La malattia se adeguatamente trattata con cicli di antibiotici guarisce ma tutti possono essere infettati nuovamente se a contatto con il batterio. Ovvio che deve sempre essere trattato anche il partner. La sifilide è patologia più complessa appartenente agli anni passati e che oggi è di ritorno in modo abbastanza preoccupante.

La storia è ricca di episodi di uomini e donne affette da questa malattia, oggi è a livello mondiale la terza causa di malattie sessualmente trasmissibili, e secondo l’Oms nel 2012 ci sono stati nel mondo più di 5 milioni di casi tra adolescenti e adulti di età compresa tra i 19 e i 49 anni. E’ una malattia che si trasmette attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale e con il sangue. La malattia è complessa con un primo stadio e una lesione chiamata sifiloma, un ulcera , una formazione rotondeggiante dura, dolente che può comparire sui genitali, sulla bocca,in gola o altrove. Questa lesione primaria anche se non curata può guarire in 2-4 settimane. Lesioni simili possono essere presenti anche in vagina ad esempio profondamente o nel retto e non dare assolutamente segni di se. In seguito la malattia può dare segni di se con rash cutanei agli arti, tronco ma non al volto.

Anche questo secondo stadio può guarire senza trattamento ma il 25% sviluppa lo stadio terziario e la malattia può colpire qualsiasi organo anche dopo 30 anni dalla prima infezione. I principali organi colpiti sono il sistema nervoso e l’apparato cardiovascolare. E’ una malattia complessa che necessita di intervento specialistico e ogni gravida fa sempre di routine il test per questa malattia alla prima visita. Ugualmente andrebbe fatto il test per ogni maschio ogni anno o anche prima se a rischio e per tutti i soggetti HIV positivi. Un'altra malattia sessualmente trasmissibile e frequente nella popolazione mondiale è il Papilloma virus (HPV) che è oggi una delle principali infezioni trasmesse sessualmente in tutti gli Stati Uniti. E’ una malattia virale, il virus HPV è un virus a Dna patogeno solo per il genere umano e presenti in natura in oltre 120 tipi diversi. L’importanza di questi virus è che possono provocare lesioni benigne come i papillomi e indurre la trasformazione neoplastica.

Sembra che oltre il 70% delle donne durante la loro vita entra in contatto con il papilloma virus ma la moltissime non hanno alcun segno o sintomatologia o altro. Infatti la maggior parte delle infezioni da HPV è momentanea e transitoria, ma in molti casi può associarsi all’insorgenza del tumore della cervice uterina, ovviamente dipende dal tipo aggressivo o meno di papilloma virus. Anche questa è patologia complessa, il virus viene trasmesso con i rapporti sessuali anche non di tipo penetrativo, da numerosi studi si è rilevato che i fattori di rischio sono direttamente correlati alle abitudini sessuali e ai comportamenti sessuali.

Importante è la giovane età al momento del primo rapporto, e il numero di partner sessuali. Per il maschio sembra che la mancata circoncisione o anatomia del glande e pene possa favorire l’impianto del papilloma virus. Importante è l’uso del profilattico ma nel caso del papilloma virus la trasmissione è complessa e può essere ridotta non in tutti i casi. Importante resta la prevenzione secondaria, praticamente lo screening del carcinoma della cervice, il famoso pap test che andrebbe eseguito in tutte le donne che hanno vita sessuale , diciamo a 20-21 anni per eseguire diagnosi tempestive.

Da qualche anno si parla in questo caso anche di Prevenzione primaria ed ecco il vaccino che purtroppo non elimina lo screening in quanto il vaccino non è per tutti i 120 e più tipi di papilloma virus ma solo per i ceppi più aggressivi. Purtroppo sembra che un buon 30% di cancro della cervice uterina è dovuto ad altri tipi di papilloma virus non inclusi nel vaccino. Il vaccino tra l’altro non ha nessuna efficacia se la malattia è stata già contratta. Ecco un ulteriore motivo di eseguire sempre e comunque lo screening nelle donne in attività sessuale.

Ovvio che il sesso va vissuto in modo libero e completo, ma bisogna sempre essere coscienti che i comportamenti a rischio specie con partner non conosciuti è sempre potenzialmente a rischio.