«Boniii... state bboniii... shhh... boniii... state bboniii... mo v'aa do 'sta lista. Nun c'è prescia... fammi vede 'n po'... Allora:»

Così deve aver pensato tra sé e sé la sora Meloni prima di snocciolare i 24 nomi dei ministri del nuovo governo.

Ministri senza portafoglio:

  • Ministro per i rapporti col Parlamento: Luca Ciriani
  • Ministro della Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo
  • Ministro degli Affari regionali e delle autonomie: Roberto Calderoli
  • Ministro delle politiche del mare e del Sud: Sebastiano Musumeci
  • Ministro degli Affari europei, delle Politiche di coesione del Pnrr: Raffaele Fitto
  • Ministro dello sport e dei giovani: Andrea Abodi
  • Ministro per la famiglia, la natalità e le Pari opportunità: Eugenia Maria Roccella
  • Ministro per la disabilità: Alessandra Locatelli
  • Ministro per le riforme istituzionali: Maria Elisabetta Alberti Casellati

Ministri con portafoglio:

  • Ministro per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale: Antonio Tajani, per il quale sarà proposta in Cdm la carica di vicepremier
  • Ministro dell'Interno: Matteo Piantedosi
  • Ministro della Giustizia: Carlo Nordio
  • Ministro della Difesa: Guido Crosetto
  • Ministro dell'Economia: Giancarlo Giorgetti
  • Ministro dello Sviluppo economico, che assumerà la denominazione di Ministro delle imprese e del Made in Italy: Adolfo Urso
  • Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che assumerà la denominazione di Ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida
  • Ministro della transizione ecologica, che assumerà la denominazione di Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica: Gilberto Pichetto Fratin
  • Ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili: Matteo Salvini, per il quale sarà proposta in Cdm la carica di vicepremier
  • Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali: Marina Elvira Calderone
  • Ministro dell'Istruzione, che assumerà la denominazione di Ministro dell'Istruzione e del merito: Giuseppe Valditara
  • Ministro dell'Università e della ricerca: Annamaria Bernini
  • Ministro della Cultura: Gennaro Sangiuliano
  • Ministro della Salute: Orazio Schillaci
  • Ministro del Turismo: Daniela Garnero Santanchè

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Alfredo Mantovano. 

Come è possibile vedere, ci sono alcune simpatiche novità in relazione alla creazione e alla denominazione di alcuni ministeri. Prima tra tutte, quella che riguarda il ministero delle politiche del mare e del Sud. Non si capisce infatti, visto che l'Italia è una penisola, quale sia la logica che ha suggerito alla sora Meloni di associare politiche del mare e mezzogiorno d'Italia. Per sicurezza ho dato una scorsa alle mappe su internet e ho avuto conferma che il mare, ancora, bagna le coste del Veneto, del Friuli, della Liguria, della Romagna, della Toscana... ecc., tutte regioni che con il sud non hanno molto a che vedere. Quindi dobbiamo fidarci e attendere lumi.

Ed è interessante anche l'associazione tra sport e giovani. Si, è vero, lo sport lo fanno soprattutto, ma non solo, i giovani. Però, va  anche detto che se ci si vuole occupare dei giovani in maniera specifica, non è detto che questi nella loro vita facciano esclusivamente dello sport. Quindi, va da sé chiedersi cosa diavolo ne possa sapere uno come Abodi di problematiche giovanili. Pertanto, anche in questo caso la sora Meloni ci informerà quali siano le sue intenzioni... oltre alla riproposizione ormai nota e già annunciata del sabato fascista.

Il ministero per la famiglia, la natalità e le Pari opportunità ha invece una qualche spiegazione logica, considerando che le donne sono o possono essere discriminate nel mondo del lavoro in relazione al fare figli, mentre lascia alquanto perplessi il "nuovo" ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare. Stando alla denominazione, a partire dai prossimi mesi dovremo fare a meno di pomodori, patate, pepe, peperoncino, ecc. per non parlare di carni estere come quelle, ad esempio, provenienti da Scozia e Giappone. D'altra parte il "sovranismo" ha le sue regole!

C'è anche il ministero dell'Istruzione, che ha aggiunto la denominazione di ministero del merito, di cui non si comprendono le finalità. Ma sicuramente, anche in questo caso, ci verranno spiegate e capiremo così in base a quali meriti personaggi del calibro, ad esempio, di Salvini e Santanchè possano ricoprire degli incarichi ministeriali.

Per altri motivi si può dire altrettanto dell'incarico ministeriale sulla famiglia assegnato a Eugenia Roccella, che dell'omofobia in passato ha fatto una specie di ragione di vita. E lo stesso si può dire che cosa abbia a che fare con la cultura  il direttore del Tg2, Sangiuliano (quello del "a diretto' ce semo capiti") che, comunque, è probabilmente stato premiato per aver concesso sulla Rai nei giorni scorsi un comizio al presidente polacco, il post-fascista Andrzej Duda.

A questo punto, a conclusione de La Lista non si può non citare Paolo Rossi:

"Era meglio morire da piccoli,
suicidarsi col tappa-turaccioli,
soffocarsi con tanti batuffoli,
che vedere 'sto schifo da grandi!"