Gli Usa sposteranno la propria ambasciata a Gerusalemme? La Turchia farà altrettanto, aprendola a Gerusalemme Est. Questa la dichiarazione, riportata dal giornale Hurriyet, del presidente Recep Tayyip Erdoğan, rilasciata ad una riunione del Partito Giustizia e Sviluppo (AKP).

L'annuncio di Erdogan è stato fatto come conseguenza della decisione dei 57 Paesi dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC), di cui è attualmente presidente, di riconoscere Gerusalemme Est come capitale dello stato palestinese nella riunione avvenuta lo scorso 13 dicembre.

«Abbiamo già dichiarato Gerusalemme Est come la capitale dello stato palestinese, ma non siamo stati in grado di aprire la nostra ambasciata lì perché Gerusalemme è attualmente sotto occupazione. A Dio piacendo adesso lo faremo.

Trump ha dichiarato Gerusalemme come la capitale di Israele, in base ad una visione evangelista e sionista, con la logica del "L'ho deciso io e così è". Gli Stati Uniti stanno trasferendo la loro ambasciata lì... Coloro che hanno fatto questo passo, nonostante le decisioni delle Nazioni Unite, si sono mossi con la logica di "Noi non ti riconosciamo". Beh, allora non ti riconosciamo neanche noi!

Non tentate di intraprendere un'operazione sionista. Se lo fate, il costo di ciò sarà pesante.»

Dichiarazioni non certo concilianti quelle di Erdogan, nonostante la Turchia sia un membro effettivo della Nato e gli Stati Uniti abbiano nel Paese un numero importante di basi della propria aviazione militare, oltre un ufficio amministrativo ad Ankara.