Proseguono i passi avanti nel cercare di trasformare il genocidio in atto a Gaza in una guerra regionale... ammesso che non lo sia già adesso!

Il Pakistan ha fatto sapere di aver utilizzato droni e razzi per colpire nelle scorse miliziani beluci all'interno dell'Iran, in un attacco di rappresaglia due giorni dopo che Teheran aveva dichiarato di aver attaccato le basi di un'altra milizia all'interno del territorio pakistano.

I media iraniani hanno riportato che diversi missili hanno colpito un villaggio nella provincia del Sistan-Belucistan, al confine con il Pakistan, uccidendo almeno nove persone, tra cui quattro bambini. I due Paesi hanno avuto relazioni difficili in passato, ma questi ultimi attacchi sono i più significativi degli ultimi anni e avvengono in un momento di crescente preoccupazione per l'instabilità del  Medio Oriente.

Un alto funzionario della sicurezza pakistano ha dichiarato a Reuters che l'esercito è in stato di "estrema" allerta e risponderà con forza a qualsiasi "avventura" dalla parte iraniana. Teheran ha fortemente condannato gli attacchi, affermando che sono stati uccisi civili, e ha convocato l'incaricato d'affari del Pakistan, il diplomatico più alto in grado presente in Iran, per chiedere spiegazioni. "Quattro bambini, tre donne e due uomini, cittadini stranieri, sono stati uccisi nell'esplosione avvenuta in un villaggio", ha dichiarato il ministro dell'Interno iraniano Ahmad Vahidi alla TV di Stato.

Prima dell'incursione in Pakistan, l'Iran aveva lanciato attacchi in Siria, contro siti che Teheran sosteneva appartenessero all'ISIS, e in Iraq, dove sosteneva di aver colpito un centro di spionaggio israeliano. Baghdad ha richiamato il suo ambasciatore da Teheran.

Le ultime dichiarazioni del Pakistan, dopo la rappresaglia, fanno trapelare la volontà di mantenere la disputa sotto controllo, ma gli analisti hanno avvertito che potrebbe sfuggire di mano.


Fonte: Reuters