Era già dai tempi della presidenza di Poroshenko che le grandi finanziarie multinazionali si compravano l’Ucraina un pezzo alla volta. BlackRock, Vanguard, Goldman Sachs e altre si sono accaparrate parti del patrimonio nazionale ucraino, con acquisizioni dirette oppure mettendo i loro uomini nei posti chiave.
Alla fine è con Zelensky che BlackRock che ha visto addirittura i suoi manager nominati come consiglieri dal Ministero dell’Economia di Kiev e che è stata incaricata di gestire il Fondo per la ricostruzione. Il relativo accordo è stato firmato l’8 maggio fra il suo amministratore delegato Laurence D. Fink e il presidente ucraino.
Ma come ha fatto BlackRock ad aggiudicarsi il posto principale alla tavolata degli investimenti e degli “asset”?
Le porte girevoli con la Casa Bianca possono aver aiutato. Biden ha in simpatia Thomas Donilon, responsabile del ramo investimenti sulle ricerche di BlackRock, al punto da averlo proposto come direttore della CIA.
Sempre dagli alti pian della finanziaria più grande del mondo arrivano l’attuale vicesegretario al Tesoro Adewale Adeyemo e il capo del Consiglio economico nazionale americano Brian Deese.
Il consigliere economico della vicepresidente Harris, Michael Pyle, oggi è global chief investment strategist di BlackRock. Tutti costoro, va detto, avevano avuto incarichi anche sotto la presidenza Obama.