Il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, non ha usato giri di parole: Alexander Lukashenko adesca i migranti facendo creder loro che potranno facilmente entrare nell'Unione Europea.
In realtà, i giovani - per lo più uomini, ma ci sono anche donne e bambini - arrivati dal Medio Oriente e dall'Asia, vengono raccolti in gruppi dalle autorità bielorusse ed indirizzati ai confini di Polonia, Lituania e Lettonia, Paesi membri dell'Ue e della Nato, per fare pressione ai loro confini, creare confusione e instabilità, anche politica. È la vendetta di Lukashenko nei confronti dell'Unione europea per le sanzioni imposte alla Bielorussia.
In queste ore al valico di frontiera di Kuznica, al confine tra Bielorussia e Polonia, vi sono circa 2mila persone accampate senza alcuna assistenza e e protezione, con la temperatura che da quelle parti nella notte scende sotto lo zero. Nelle ultime settimane diverse persone sono morte per ipotermia. I migranti hanno descritto come le autorità bielorusse abbiano sequestrato i loro telefoni e li abbiano poi spinti verso la recinzione che segna il confine.
La sicurezza e la sovranità della Polonia sono state brutalmente attaccate per la prima volta in 30 anni, ha denunciato il premier polacco Mateusz Morawiecki parlando del flusso di migranti proveniente dalla Bielorussia e della pressione esercitata alla frontiera, dietro cui c’è il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo il primo ministro.
"Si tratta di una situazione di emergenza", ha detto Morawiecki al Parlamento convocato in seduta straordinaria. "È la prima volta in 30 anni che la sicurezza e l’inviolabilità dei nostri confini vengono brutalmente attaccate. Quanto architettato al confine tra Polonia e Bielorussia è progettato per creare caos nell’Ue, violando i confini polacchi".Quella che si è creata è una situazione di stallo dove i migranti sono al tempo stesso protagonisti e vittime di una strategia politica che si gioca sulla loro pelle.
La Germania martedì ha esortato l'Ue ad "agire" per aiutare la Polonia a proteggere i suoi confini. La Lituania ha spostato truppe al confine con la Bielorussia per prepararsi a un possibile afflusso di migranti.
La Commissione europea pensa di allargare le sanzioni in essere per includere "linee aeree di paesi terzi" coinvolte nel trasporto di migranti in Bielorussia. Al vaglio i voli per Minsk da un certo numero di Paesi, tra cui Siria, Iran e Qatar, nonché Russia e diversi stati nordafricani.
Ma per i migranti ammassati al confine l'unica speranza al momento è quella di riuscire a sopravvivere.