Anche il Partito Democratico, per Elly Schlein, è in ottima salute dopo il test del primo turno delle amministrative di maggio... in attesa dei risultati dei ballottaggi.
"Il Pd - spiega la segretaria dem - è il primo partito in tutti i comuni capoluogo. A Brescia abbiamo vinto con un'alleanza con i moderati, a Teramo con un'alleanza con il M5s. ... Ci rialziamo con slancio, avanziamo, siamo convinti che ci siano i migliori presupposti per vincere tra due settimane. Abbiamo riscontrato tanto entusiasmo, una nuova speranza. Il Pd deve continuare a stare sui territori. La sfida è ancora aperta e siamo in condizioni di convincere e di vincere".
Questo è quanto ha dichiarato la Schlein nel corso di una conferenza stampa al Nazareno indetta per commentare il risultato elettorale alle amministrative che, a suo dire, vede frenare la destra perché
"sceglie di aumentare la precarietà e non vede quanto questo sia collegato alla qualità della vita e anche alla questione della denatalità. Una destra che se la prende con le fasce più fragili della comunità. ...Metteremo lo stesso impegno in ogni comune al voto da qui al ballottaggio - ha proseguito -. Per noi sono tutti importanti. Ho portato nella campagna elettorale dove sono andata gli stessi contenuti. Proprio mettendo al centro i contenuti si possono trovare alleanze con le forze alternative alla destra, sperando di allargare ulteriormente rispetto al primo turno. ... Noi vogliamo allargare e rendere più espansive le nostre candidature. C'è la nostra piena disponibilità a incrociarci anche con i leader delle altre forze. Noi ci siamo. Quando? Questo dovete chiederlo a loro. Noi ci siamo".
E poi non ha dimenticato di commentare il problema dell'astensionismo:
"L'astensionismo è stata una ferita profonda alle politiche, qui è stata meno profonda ma c'è ancora e noi dobbiamo cercare di essere espansivi, non solo parlando di apertura alle forze politica ma di arrivare dove non siamo arrivare. ... Non è che siamo in uno scenario in cui a noi sta di esprimere delle preferenze – spiega -. A noi sta di fare un lavoro serio. La mia preferenza è netta: quella di costruire un'alternativa solida alle destre. Questo è successo anche seguendo strade diverse, ma c'è una costante: l'affidabilità del Pd. Noi non neghiamo le differenze che ci sono tra di noi, ma ci sono possibilità di unità nelle battaglia".