Dopo che in primavera la pandemia negli Stati Uniti aveva interessato soprattutto le grandi città, adesso il contagio si è esteso anche all'America profonda, all'America rurale, quella che non crede al Covid o alla sua pericolosità, che è anche quella che ha meno ospedali, attrezzature e personale per affrontare il contagio.

In Usa i nuovi casi Covid e i ricoveri stanno aumentando diffusamente in tutto il Paese, ma a subire le maggiori conseguenze del contagio è il Midwest, cioè quell'insieme di Stati compresi tra Ohio e Dakota, dove i casi segnalati sono più del doppio di quelli di qualsiasi altra area degli Stati Uniti, tanto che da metà giugno a metà novembre i nuovi contagi da coronavirus in quell'area sono aumentati di oltre venti volte (fonte: COVID Tracking Project).

Negli ultimi 7 giorni, nel Nord Dakota si è registrata una media giornaliera  di 1.769 nuovi casi giornalieri su una popolazione che non raggiunge gli 800mila abitanti, mentre nel Sud Dakota (con meno di 900mila abitanti) i casi giornalieri sono stati circa 1.500... mentre Wisconsin e Nebraska ne hanno avuti circa 1.200 e il Kansas quasi 1.000. 

Per capire la gravità della situazione, è sufficiente confrontare questi dati con quelli registrati nello Stato di New York durante il picco della scorsa primavera, dove i casi giornalieri non hanno mai superato i 500 per milione di abitanti. La California non è mai andata oltre i 253.

Gli ospedali nel Midwest sono ormai al completo o quasi. I medici possono anche aggiungere dei letti di fortuna per accogliere il maggior numero possibile di pazienti, ma il problema poi è la carenza di personale per dare loro assistenza.

Già adesso, per far fronte alla situazione, medici e infermieri sono sottoposti a turni massacranti, dove devono combattere non solo con il Covid, ma anche con coloro che ne sono affetti. Infatti, sono comuni gli episodi di persone che non credono all'esistenza del Covid e se ne ammettono l'esistenza non credono alla sua gravità, tanto da arrivare a litigare con il personale per sapere di cosa siano realmente malati. A completare il paradosso, nel caso quelle persone muoiano, vi sono poi i loro familiari che pretendono di conoscere di quale malattia siano morti i loro parenti... non credendo al Covid!

I messaggi contraddittori sul contagio arrivati dalla Casa Bianca (per non parlare di quanto accaduto nei comizi tenuti da Trump per le presidenziali del 3 novembre) sono poi stati ripresi dai governatori repubblicani che, in alcuni casi, sono persino arrivati a minacciare sanzioni per le contee che avessero imposto l'obbligo di utilizzare la mascherina all'aperto.

Così, dei 59 milioni di casi Covid registrati finora dall'OMS, oltre 12 milioni sono quelli registrati negli Stati Uniti, con oltre 255mila decessi. Ma quest'ultimo dato, come per qualsiasi altro Paese nel mondo, è, seppur ufficiale, comunque solo indicativo, perché non include nel numero i morti di cui non è stato verificata la positività.

Il tasso di mortalità è comunque diminuito rispetto alla scorsa primavera perché i medici sanno di più sulla malattia, mentre l'arrivo dei primi vaccini è previsto già per metà dicembre. 

Intanto la prossima Festa del ringraziamento, senza particolari misure di contenimento da parte delle istituzioni che si sono limitate solo a qualche vaga raccomandazione di cautela, avrà come conseguenza quella di aumentare ulteriormente il numero dei contagi... e dei morti.