Nel pomeriggio di giovedì,  i gruppi parlamentari "Italia Viva – PSI" del Senato e "Italia Viva" della Camera, rappresentati da Matteo Renzi, Teresa Bellanova e Maria Elena Boschi, sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica Mattarella nel giro di consultazioni per la scelta di un nome  cui possa affidare un mandato esplorativo per la formazione di un nuovo governo.

Dopo l'incontro, Renzi si è presentato ai giornalisti presenti, per rispondere ad alcune delle loro domande dopo aver riassunto i contenuti di ciò che ha riferito al capo dello Stato. 

Che cosa ha detto Renzi?

"In queste settimane i cittadini hanno assistito a uno spettacolo indecoroso, di caccia al singolo parlamentare. Si è fatto credere che recuperando un voto o due in Senato si potesse affrontare la più grave crisi che l’Italia sta vivendo. Italia Viva è esattamente l’opposto di tutto questo. ...Noi abbiamo rinunciato alle poltrone, siamo all’opposto del tentativo di coinvolgere e cooptare in una maggioranza, che tale non è, singoli individui capaci di cambiare idea pur di avere un ruolo o una responsabilità. ...Andare a elezioni in questa fase sarebbe un errore per l’Italia e gli italiani: noi pensiamo che occorra un governo, bisogna fare presto e bene. Diamo la nostra disponibilità per individuare le soluzioni più opportune. Preferiamo un governo di natura politica a un governo di natura istituzionale, ma se fosse l’unica strada per evitare le elezioni lo appoggeremo. ...Oggi non si tratta di allargare la maggioranza, ma di verificare se c’è la maggioranza. Perché se vi fosse stata oggi non saremmo qui, ma al Senato per votare la relazione di Bonafede. Non siamo qui per il destino cinico e baro ma perché almeno sui temi della giustizia non c’era più la maggioranza. ... Noi consideriamo uno scandalo aver tentato di bypassare gli argomenti che abbiamo posto. Sono i grandi argomenti della politica: su questi argomenti posti alla fu maggioranza, la risposta è parsa almeno a noi non all’altezza che non fosse quella di individuare un gruppo attraverso prestiti. Noi non abbiamo problemi a discutere con nessuno. Se l’orizzonte è europeista siamo contenti di discutere con quelli che un tempo andavano coi gilet gialli. Siamo contenti se la maggioranza si allarga, ma c’è un piccolo particolare: al momento la maggioranza non c’è. ...Su di noi abbiamo ascoltato parole al limite dell’insulto. ...Vogliamo sapere dalle altre forze politiche se ritengono Italia Viva parte o no di una maggioranza. Rimettiamo la valutazione a chi in queste settimane ha posto veti su di noi. Attendiamo di capire nelle prossime ore se vogliono coinvolgere Italia Viva o no. Nel caso, devono discutere delle idee. Noi non chiediamo posti. Non ci mettiamo a barattare. Se non vi fosse questa disponibilità a discutere di politica siamo disponibili a un governo istituzionale. C’è chi pensa di far credere che questa discussione sia tra caratteri, tra piccoli risentimenti. È una cosa che non sta né in cielo né in terra. Noi da mesi chiediamo di discutere di contenuti. ...Io non vedo altra maggioranza politica che non contenga Italia Viva. Ho letto che ci sarebbe dovuto essere un esodo biblico da Italia Viva, ma questo esodo non si è prodotto. ...Noi non abbiamo fatto il nome di Conte perché riteniamo che siamo in una fase precedente. Le idee di Italia Viva servono o no? Abbiamo subito quindici giorni di fango, una guerra a cui non abbiamo risposto. Prima parliamo di contenuti e poi arriviamo alla discussione sui nomi. Devono dirci se vogliono stare con noi o no, e devono confrontarsi sulle idee, non sui tweet o sugli hashtag.Le scuse? La dimensione delle scuse appartiene agli scontri caratteriali. Questo non è il grande fratello. Questa è politica. Qui siamo al Quirinale. L’ho detto anche al presidente del consiglio dimissionario quando l’ho sentito nel pomeriggio. Non c’è nessun problema caratteriale nei suoi confronti. Questa è politica. ...Italia viva è a favore del Mes e ci suona strano che un governo europeista tema le condizionalità europee. Le condizionalità del Next generation sono più stringenti del Mes. Il Mes è una condizione sine qua non? Non diciamo prendere o lasciare, discutiamo. Noi non siamo persone che danno ultimatum, ma vogliamo discutere. Diteci perché, su questo e su altri temi. La nostra proposta è quella di portare il Paese a una discussione vera sul piano di 209 miliardi Next Generation Ue: se spesi male faranno quel debito cattivo di cui parla spesso Draghi, se spesi bene sono la soluzione alla crisi. ...Qual è la macchina che viene scelta? Una maggioranza politica o istituzionale? Se è politica chi sono i membri? Io ho letto delle dichiarazioni di alcune forze politiche che dicono che con noi non si vogliono alleare. Pensano di fare a meno di noi? Auguri, in bocca al lupo. Noi siamo fermi sui temi, alla fine di questo percorso chiederemo chi deve guidare la macchina".

Come riassumere l'intervento di Renzi? Nonostante i suoi disperati tentativi, per comprendere ciò a cui il senatore mira è sufficiente leggere ciò che lui nega. Ormai è un classico.

Per chi ancora gli ancora creda... buon per lui. Per tutti gli altri rimane solo il rammarico di non potergli dire in faccia che non è più in grado, nonostante i suoi sforzi, di essere, anche pur vagamente, minimamente credibile.