Chi è appassionato di cinema di genere sa che ci sono contaminazioni fra diverse correnti stilistiche. La SF con il Fantasy, con il mystery, con la Spy Story. Un esempio per tutti.
Il film, del 1972, "Una cascata di diamanti" della Bond serie di Sean Connery. Un susseguirsi di intrecci figurativi e narrativi incredibile fra diversi border e topic. Ma tutti ricorderanno il più cult ben strutturato. La scena improvvisa del lancio dell'arma segreta di Blofeld nello spazio in orbita vicino alla Terra che apre a sorpresa il grande specchio riflettendo di diamanti con i quali distrugge con i laser dall'alto gli armamenti delle superpotenze.
Oggi. Nell'incredibile. Una tecnologia simile basata sull'ottica decodificativa. E il nuovo Webb Telescope ritorna nello spazio, con i grandi specchi aperti in viaggio di stabilizzazione nel cosmo planetario solare interno. Webb cronaca a tutto spiano, in prima linea sulle tappe del suo percorso. E il ritorno alla corsa dell'esplorazione cosmica e alle nuove Frontiere dell'analisi scientifica sembra riattuarsi, anche se in un momento ultra drammatico, come quello pandemico attuale.
E in un altro excursus sulla SF, c'è un altro filone molto diffuso. Il ritorno delle sonde e oggetti lanciati nello spazio dall'uomo, che ritornano spesso con intenti distruttivi(da Vyger /Voyager di "Star Trek the motion picture" a "il Ritorno del Voyager" del serial di Gerry e Sylvia Anderson "Space 1999". Webb ritornerà, certo. Ma forse solo per dare un nuovo slancio alla ricerca e conoscenza scientifica e astronomica, in una nuova corsa allo spazio. E probabilmente sarà lui, con le sue osservazioni, che "giungerà là dove nessun uomo è mai giunto prima".