La maggioranza del Consiglio comunale non trova l’unità sull’emendamento relativo alla definizione agevolata delle somme dovute dagli operatori turistici al Comune per la tassa di soggiorno, che prevedeva la rateizzazione degli arretrati nell’arco di 24 mesi.

Al momento della votazione infatti 7 i voti favorevoli (Massimo Bagli, Rosario Piraino, Alessandro Oliva, Alessia Pellegrino, Mario Sindoni, Valentina Cocuzza e Santi Saraò) e 7 contrari (Santina Sgrò, Danilo Ficarra, Antonino Amato, Sebastiana Bambaci, Giuseppe Doddo, Maria Magliarditi e Francesco Rizzo).

Non è servito il chiarimento di Piraino a dimostrare che l’emendamento tendeva soltanto a dare agevolazioni a soggetti che si trovavano in difficoltà, da dimostrare, consentendo la rateizzazione del pagamento dovuto in 24 mesi, e non 12, senza sanzioni ed interessi.

I lavori sono stati quindi rinviati a lunedì quando l’Aula dovrà tornare a pronunciarsi anche sul regolamento per la disciplina della tassa rifiuti 2023 (Tari), votando due emendamenti proposti da Alessio Andaloro e muniti di pareri favorevoli sotto il profilo tecnico ed il pronunciamento dei revisori dei conti, e uno di Bagli, con identico pronunciamento favorevole.

Sull’argomento il consigliere Lorenzo Italiano ha comunicato di aver presentato a sua volta altri cinque emendamenti, sui quali ovviamente bisognava acquisire i pareri necessari.