Iniziato a Verona il Congresso delle Famiglie organizzato per sdoganare l'estremismo di destra
Da duemila anni la satira ci ha insegnato che la realtà decritta con il sorriso finisce pure per essere persino digeribile, escludendo ovviamente alcuni casi. Inoltre, con la satira, è anche possibile descrivere con una sola immagine o con una semplice frase una vicenda meglio di quanto si possa fare con migliaia e migliaia di parole. Un esempio? Il titolo di apertura de il Manifesto di venerdì per introdurre il Congresso Mondiale delle Famiglie: "la famiglia balilla"!
Un titolo che descrive al meglio che cosa sia in realtà il 13.esimo Congresso Mondiale delle famiglie che è iniziato a Verona. L'evento è un mix tra religione e politica, a cui partecipa il meglio (o forse sarebbe più corretto dire il peggio) del "fondamentalismo", composto da cristiani cattolici, evangelici, ortodossi nell'intento di promuovere un modello esclusivo di famiglia che sia da supporto ad una società senza diversità.
Una società basata su un'ideologia di estrema destra che non prevede diritti e libertà... prima da negare alla comunità LGBT, poi alla donna e poi a tutti gli altri che non abbiano adeguato il loro modo di pensare a quello riassunto nel motto Dio, Patria e Famiglia.
Quindi, quella che si svolgerà a Verona fino a domenica è una manifestazione con finalità politiche che, oltretutto, vede un filo conduttore che unisce l'America di Trump alla Russia di Putin, come dimostra il fiume di denaro che nel corso degli ultimi anni è confluito su associazioni integraliste cristiane in tutta Europa, come denunciato in questa inchiesta di Open Democracy.
Finalità politiche che hanno come mira i diritti costituzionali che gli estremisti di destra del nostro Paese, presenti in Parlamento, vogliono sopprimere. A riprova di ciò, chi partecipa a quel congresso nel corso degli anni si è distinto con dichiarazioni in tal senso e i nostri politici appartenenti a quell'area non si sono certo lasciati sfuggire l'occasione.
Lo stesso dicasi per gli estremisti della destra extraparlamentare che si riconoscono in toto nell'appuntamento di Verona, come conferma questa dichiarazione di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova: "Iniziato oggi a Verona lo scontro fra chi è pro vita e chi pro aborto, fra chi è per le unioni (in)civili gay e chi sa che solo la famiglia naturale e numerosa dà futuro alla società, lo scontro, inevitabile, fra natura e omofollia gender. Stasera sarò a Padova per ribadire che c'è un' Italia militante e di popolo che è contro la 194 e l'omofollia".
E non dovremmo preoccuparci?