Draghi alla Camera parla di ricostruzione come nel dopo guerra e cita il Papa, ma le perplessità rimangono
Un Draghi esperto economista, freddo calcolatore, uomo abituato ai numeri, si è detto emozionato nella prima uscita da premier, dove ha illustrato il classico libro dei sogni con tutte le cose che qualsiasi politico alla prima uscita crederebbe di poter realizzare.
"Il primo pensiero che vorrei condividere riguarda la nostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamati tutti, io per primo". Un Invito alle forze politiche all'unità e sottolinea come "nostro dovere" ora "combattere con ogni mezzo la pandemia e salvaguardare le vite dei cittadini: una trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus è nemico di tutti" .
Draghi si rivolge prima di tutti a "coloro che soffrono per la crisi economica" scatenata dalla pandemia.
"Ci impegniamo a informare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole", osserva. "Un esecutivo come quello che ho l'onore di presiedere, specialmente in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, è semplicemente il governo del Paese. Non ha bisogno di alcun aggettivo che lo definisca. Riassume la volontà, la consapevolezza, il senso di responsabilità delle forze politiche che lo sostengono alle quali è stata chiesta una rinuncia per il bene di tutti". "Questo è lo spirito repubblicano di un governo che nasce in una situazione di emergenza raccogliendo l'alta indicazione del capo dello Stato", sottolinea il premier. "La crescita di un'economia di un Paese non scaturisce solo da fattori economici. Dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso di esse, dalla condivisione di valori e di speranze. Gli stessi fattori determinano il progresso di un Paese". Draghi parla di un "nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione" tra le forze politiche e ringrazia il suo predecessore Giuseppe Conte per il lavoro fatto. La pandemia "ha finora ha colpito soprattutto giovani e donne, una disoccupazione selettiva ma che presto potrebbe iniziare a colpire anche i lavoratori con contratti a tempo indeterminato"."Oggi abbiamo, come accadde ai governi dell'immediato dopoguerra, la possibilità o meglio la responsabilità, di avviare una Nuova Ricostruzione"....
L'Italia non è riuscita in anni a ricostruire il dopo terremoto, abbiamo un paese che cade a pezzi, montagne che franano, viadotti che crollano, con ogni ricostruzione che ha creato nuovi ricchi... possibile che ciò non accada anche in futuro? Dove la torta è grande...
"Questo governo nasce nel solco dell'appartenenza del nostro Paese, come socio fondatore, all'Unione europea e come protagonista dell'Alleanza Atlantica". "Sostenere questo governo significa condividere l'irreversibilità della scelta dell'euro" e la "prospettiva di un'Unione Europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione. Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa". "Questo governo sarà convintamente europeista e atlantista, in linea con gli ancoraggi storici dell'Italia: Ue, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite". Draghi punta quindi a rafforzare il rapporto strategico e imprescindibile con Francia e Germania e a intensificare la collaborazione con la "nuova Amministrazione USA". "L'Italia si adopererà per alimentare meccanismi di dialogo con la Federazione Russa", mentre dichiara di seguire "con preoccupazione ciò che sta accadendo" in Russia e "in altri paesi dove i diritti dei cittadini sono spesso violati", "anche l'aumento delle tensioni in Asia intorno alla Cina".
Lega e Movimento 5 Stelle e le loro firme per uscire dall'Euro? Tutto azzerato? Tutto dimenticato per buona pace dei miliardi in arrivo?
"L'unita' non e' un'opzione". "Nell'appartenenza convinta al destino dell'Europa siamo ancora più italiani". Dobbiamo essere "orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell'Unione europea. Senza l'Italia non c'è l'Europa. Ma, fuori dall'Europa c'è meno Italia. Non c'è sovranità nella solitudine". "Dobbiamo essere più orgogliosi, più giusti e più generosi nei confronti del nostro Paese. E riconoscere i tanti primati, la profonda ricchezza del nostro capitale sociale, del nostro volontariato, che altri ci invidiano". Necessita il sostegno convinto del Parlamento". Un sostegno "che non poggia su alchimie politiche ma sullo spirito di sacrificio, sul vibrante desiderio di rinascere, di tornare più forti e sull'entusiasmo dei giovani che vogliono un paese capace di realizzare i loro sogni. Oggi, l'unità non è un'opzione, ma un dovere. Un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l'amore per l'Italia".
Mancava solo l'inno di Mameli! Per anni si è fatto di tutto in Italia tranne che per l'interesse del Paese e degli italiani... che sia la volta buona? Vediamo...
Il Covid "ha provocato ferite profonde" anche sul piano "culturale ed educativo". Le ragazze e i ragazzi hanno avuto il servizio scolastico attraverso la Didattica a Distanza che, "pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze". Si deve "tornare rapidamente a un orario scolastico normale", e si devono "recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà". Ma "il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza"...
Ecco l'economista che già dimostra di non capire nulla. Probabilmente se nella situazione attuale pensa di riaprire le scuole e tutto il resto, dovrebbe sedere dietro alla mia scrivania e capire come stia dilagando il Covid proprio a causa delle varie scellerate aperture. Si deve.... "tornare rapidamente a un orario scolastico normale", e si devono "recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà". Ecco la stoccata ai poveri indiani del Sud... eppure i cervelli del nord sono spesso del sud... ci aspetterà una nuova colonizzazione?
Per "il piano di vaccinazione" vanno mobilitate "tutte le energie" dalla protezione civile, alle forze armate, ai volontari. E le vaccinazioni vanno fatte "in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private". La "prima sfida" è ottenere le dosi sufficienti, e poi "distribuire" il vaccino "rapidamente ed efficientemente".Ancora idee poco chiare... fare i vaccini ovunque... e perché no anche alla Camera, al Senato e a palazzo Chigi? Caro Draghi ma fino ad ora cosa mancava al governo e ai tanti tecnici? Il peperoncino o il fuoco di un Draghi? Speriamo in una nuova capacità di inventare una campagna vaccinale....ma nero su bianco e subito... altrimenti sono chiacchiere.
Il "riscaldamento del pianeta ha effetti diretti sulle nostre vite e sulla salute, dall'inquinamento, alla fragilità idrogeologica, all'innalzamento del livelllo dei mari che potrebbe rendere ampie zone di alcune città litoranee non più abitabili". Proteggere il futuro dell'ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo...
Sono anni che ricercatori come me continuano a dire che bisogna proteggere l'ambiente e che abbiamo mille problemi. Come vorreste proteggerlo facendo nuove opere? Cementificando l'Italia? Costruendo ponti e aeroporti come molti cercano di fare? Mantenendo aperta l'Ilva e continuando le perforazioni in Basilicata? Mantenendo gli impianti petrolchimici fortemente inquinanti e continuando a mantenere e ignorare la terra dei fuochi e tutta la monnezza che l'Italia ha sotterrato ?
"Uscire dalla pandemia non sarà come riaccendere la luce". "Il governo dovrà proteggere tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente. E la scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi". "Centrali sono le politiche attive del lavoro. Affinché esse siano immediatamente operative è necessario migliorare gli strumenti esistenti, come l'assegno di riallocazione, rafforzando le politiche di formazione dei lavoratori occupati e disoccupati. Vanno anche rafforzate le dotazioni di personale e digitali dei centri per l'impiego in accordo con le regioni. Questo progetto è già parte del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza ma andrà anticipato da subito". "La risposta della politica economica al cambiamento climatico e alla pandemia dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l'innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l'accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create".
L'Italia ha bisogno di lavoro e di concorsi per i giovani. Inutlie tenere i lavoratori fino a 68-70 anni , basta riforma vera del lavoro e abbandonare il reddito di cittadinanza che è sì forma di aiuto ma "mortificante". Aiutiamo i bisognosi e mandiamo a lavorare chi può realmente farlo.
"Il turismo... attività che prima della pandemia rappresentava il 14% del totale delle nostre attività economiche. Imprese e lavoratori in quel settore vanno aiutati ad uscire dal disastro creato dalla pandemia. Ma senza scordare che il nostro turismo avrà un futuro se non dimentichiamo che esso vive della nostra capacità di preservare città d'arte, luoghi e tradizioni".
Quegli stessi che si lamentano hanno forse fatto incassi d'oro e anche evasioni in passato, controllo a tappeto su discoteche, pizzerie, locali vari e alberghi. Sembrava che la nuova economia fossero i viaggi low cost inutili... troppo facile parlare di ambiente e poi volere un simile turismo che lede profondamente l'ambiente.
"Occorre investire sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare e accelerare gli investimenti con certezza di tempi, costi e in piena compatibilità con gli indirizzi di sostenibilità e crescita indicati nel Programma nazionale di Ripresa e Resilienza". "Il settore privato deve essere invitato a partecipare alla realizzazione degli investimenti pubblici apportando più che finanza, competenza, efficienza e innovazione".
Iniziare a sostituire i funzionari nei vari posti chiave con altri, evitare che sempre le stesse ditte hanno appalti d'oro e monitorare ogni opera passo passo, i collaudi che siano collaudi e non semplice firme. Di opere disastrose in Italia ne abbiamo troppe, non vorrei che per eccesso di crescita lasciassimo "piramidi incomplete ai posteri".
"Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta. Un intervento complessivo rende anche più difficile che specifici gruppi di pressione riescano a spingere il governo ad adottare misure scritte per avvantaggiarli". "Va studiata una revisione profonda dell'Irpef con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività. Funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi sarà anche un rinnovato e rafforzato impegno nell'azione di contrasto all'evasione fiscale". "Le riforme della tassazione dovrebbero essere affidate a esperti, che conoscono bene cosa può accadere se si cambia un'imposta".
E' una vita caro presidente che ogni riforma fiscale penalizza le classi meno agiate e il ceto medio e va a favore dei ricchi che patteggiano se evadono le tasse... che possano patteggiassero anche coloro che devono al fisco 1.000 euro!
"La Commissione Ue ci esorta ad aumentare l'efficienza del sistema giudiziario civile, attuando e favorendo l'applicazione dei decreti di riforma in materia di insolvenza, garantendo un funzionamento più efficiente dei tribunali, favorendo lo smaltimento dell'arretrato"...
Stendiamo un velo pietoso, ogni causa oggi dura decenni e non si può mai scambiare una parola con un giudice o chissà chi... SI PARLA DI UMANIZZARE la medicina... umanizziamo anche la legge... non solo carte... che si perdono e diritti spesso calpestati della gente per bene.
"L'altra riforma che non si può procrastinare è quella della P.A."...
Questo presidente è davvero il libro dei sogni. Quella riforma la desideriamo tutti da decenni, e per farla non credo basti un anno, meglio concentrarsi su poche cose... che per fare le leggi e portarle in parlamento ci vuole un pochino di tempo.
"Altra sfida sarà il negoziato sul nuovo Patto per le migrazioni e l'asilo, nel quale perseguiremo un deciso rafforzamento dell'equilibrio tra responsabilità dei Paesi di primo ingresso e solidarietà effettiva...
La vedo dura poiché le altre nazioni non credo desiderano troppo i migranti, purtroppo l'Italia è la prima spiaggia, meglio agire tutti sui paesi di origine e in modo serio. Combattere la fame e la guerra nel mondo intero.
"Il Governo farà le riforme ma affronterà anche l'emergenza. Non esiste un prima e un dopo, siamo consci dell'insegnamento di Cavour: Le riforme compiute a tempo, invece di indebolire l'autorità, la rafforzano". Per quanto riguarda Francesco, il premier osserva: "Come ha detto papa Francesco"."Le tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E penso che se chiedessi al Signore cosa pensa, non credo mi direbbe che è una cosa buona: siamo stati noi a rovinare l'opera del Signore".
Ecco quello che gli scienziati stanno ribadendo da anni e che bisogna conciliare con il progresso... ma solo se ci saranno le persone giuste, non Papa Francesco... ma io:
The earth and the environment in which we live is like a timeshare property, so we have a moral obligation to leave it clean – after “using” it – for the future generations. Vincenzo Petrosino et al. Cancer&Science U.S.A. 2019