Domenica 9 giugno le monoposto di Formula 1 saranno in pista a Montreal sul circuito costruito sull'isola di Notre Dame e dedicato a Gilles Villeneuve, per disputare il Gran Premio del Canada: 70 giri per percorrere 305 km su una pista lunga solo 4,3 km.

Il record sul giro di 1:13.622 appartiene ancora a Rubens Barichello che lo ha stabilito nel 2004.

Un circuito breve e particolare quello canadese, con molte chicane alla fine dei rettilinei che mettono a dura prova la tenuta dei freni e delle gomme, anche in funzione della temperatura esterna e di quella dell'asfalto. Da non dimenticare poi, alla fine di ogni giro, il cosiddetto "Wall of Champions" - così chiamato dopo che ne provarono la consistenza Damon Hill, Jacques Villeneuve e Michael Schumacher durante il fine settimana del Gran Premio del 1999 - un elemento in più per rendere incerta e spettacolare la corsa.

Parlare di previsioni per questa gara dopo che la Mercedes è riuscita a vincere i primi sei gran premi disputati in questa stagione, mancando la doppietta - ma solo per una serie di casualità - nel solo Gran Premio di Montecarlo, appare al momento alquanto paradossale.

Oltretutto, la Mercedes dovrebbe portare a Montreal un "update" - il primo della stagione - al proprio motore per ridurre il gap di potenza con la Ferrari.

La speranza, come si dice in questi casi, è l'ultima a morire, ma per questa stagione, in Formula 1 sembra sia da considerare ormai più che già deceduta. In questi casi, però, la smentita è più che ben accetta.