L'ultimo bilancio nello scontro armato tra fazioni palestinesi ed esercito israeliano conta, tra le vittime, 3 israeliani e 20 palestinesi, mentre centinaia sono i feriti, se includiamo anche quelli causati dalle violenze praticate dalle forze dell'ordine israeliane contro i fedeli musulmani che pregavano durante il Ramadan nella spianata delle moschee.
Ignorando che quanto sta accadendo in Medio Oriente ha un'origine precisa, rappresentata dalla necessità di Netanyahu di utilizzare qualsiasi mezzo per conservare il potere, anche mettendo a rischio la "relativa" pace esistente, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ieri twittava queste parole:
"Il mio pensiero e la mia solidarietà al popolo di Israele, ancora una volta bersaglio di missili e violenza. Chi attacca Israele attacca la Democrazia".
Sono le parole di un disinformato e per questo ignorante di quello che accade in Palestina oppure di un semplice provocatore che, per ragioni di propaganda, pensa di sfruttare l'ennesima tragedia per raccattare voti.
Molti degli utenti di Twitter hanno recapitato a Salvini il loro scarso apprezzamento nei suoi confronti, illustrandogli con espressioni spesso molto colorite, e qualche volta anche poco eleganti, ciò che pensano di lui.
Ovviamente, il leader leghista non attendeva che questo per atteggiarsi a vittima della perfidia di chi non apprezza i massacri degli israeliani. Di contro, ha ricevuto gli elogi del caso dalla presidente della Comunità Ebraica di Roma, la signora Ruth Dureghello, che ha dichiarato:
"La nostra solidarietà a Matteo Salvini. Difendere Israele e sostenerne le ragioni significa anche essere costretti a subire insulti e intimidazioni. Non si può essere contro la violenza e tacere di fronte a queste manifestazioni di odio".
La signora Dureghello, però, non ha avuto nessuna parola di condanna nei confronti della volontà di Israele di proseguire nella politica di rapina a danno dei palestinesi, delle violenze perpetrate nei loro confronti dalle forze israeliane.
Al contrario, la signora Dureghello si è compiaciuta per la ricorrenza del 10 maggio in cui
"si celebra la riunificazione e la liberazione di Gerusalemme come capitale unica ed indivisibile dello Stato d'Israele. Unica opzione per garantire il diritto di culto in questa terra" [la guerra del 1967, ndr].
Tutto ciò, a testimonianza del fatto che per persone come Salvini e Dureghello i palestinesi non esistono e se esistono è solo per essere scacciati o, al massimo, sfruttati.
Questi provocatori non possono e non devono essere offesi, perché provvedono da soli ad offendere la loro intelligenza (o quel che ne rimane) con certe dichiarazioni, che non lasciano spazio a chiunque speri in un "vero" piano di pace. Non è necessario usare parole pesanti nei loro confronti, per ottenere lo stesso effetto basta riproporre quello che dicono... senza tralasciare una virgola.