È iniziata questo lunedì la conferenza sul clima COP 25, inizialmente prevista in Cile e poi spostata in Spagna, a Madrid, a causa delle tensioni politiche e degli scontri che si sono avuti nelle ultime settimane nel Paese sudamericano e, soprattutto, nella sua capitale.

A coordinare i lavori, a cui partecipano 29mila persone in rappresentanza di 196 Paesi e alla cui apertura è presente il segretario dell'Onu Antonio Guterres, sono tre donne: il ministro spagnolo Teresa Ribera, il presidente della COP Carolina Schmidt e il responsabile delle Nazioni Unite delle problematiche legate al clima Patricia Espinosa.

L'evento, che si svolge nella fiera espositiva situata vicino all'aeroporto internazionale di Madrid, è il primo di un percorso per portare, entro la fine del 2020, ad una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per concretizzare quanto stabilito nell'accordo di Parigi del 2015 per raggiungere poi l'obbiettivo, entro il 2050, di non utilizzare più i combustibili fossili.

La riunione che si svolge a Madrid è il primo appuntamento di un calendario serrato che dovrà portare, dopo 12 mesi di negoziati, a concretizzarne i risultati di un accordo definitivo sul clima nella COP26 di novembre del prossimo anno.

A Madrid saranno presenti 50 tra premier e capi di Stato provenienti dai principali Paesi, anche se tra questi mancherà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Gli Stati Uniti, però, sono rappresentati da una delegazione guidata dalla presidente della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, che sarà accompagnata da alcuni parlamentari eletti al Congresso.

II surriscaldamento climatico, in base a quanto ci ricorda oggi Save the Children è la principale causa della crisi alimentare che interessa milioni di persone in tutto il mondo e, in particolar modo, nell'Africa orientale e meridionale.

Lo scorso marzo - ricorda l'organizazione non governativa svizzera - il ciclone Idai ha colpito Mozambico, Zimbabwe e Malawi, mentre sei settimane dopo il ciclone Kenneth ha colpito il Mozambico causando inondazioni che hanno interessato milioni di persone.