A Bologna si è tenuta la prima delle tre manifestazioni di protesta per fisco, precarietà e salari organizzate da Cgil, Cisl e Uil
In rappresentanza di Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria, erano almeno 30mila le persone presenti che hanno sfilato per le vie di Bologna per poi riunirsi in Piazza Maggiore, riunite da Cgil, Cisl e Uil nella prima delle tre giornate di mobilitazione organizzate per chiedere al governo meno propaganda e più risposte su fisco, lotta alla precarietà e salari.
Questi gli estratti di parte degli interventi, dal palco della manifestazione, dei tre leader delle organizzazioni sindacali.
Maurizio Landini, segretario Cgil: "Volevo ringraziarvi uno a uno. È un segnale molto forte, è una piazza stupenda. Da qui la prima cosa che possiamo dire è che a noi la propaganda non ci serve, questa piazza non crede alla propaganda. È il momento di dare delle risposte precise ai bisogni degli italiani, ci stiamo stancati sia della propaganda e sia chi pensa di trasformare Palazzo Chigi in Beautiful. ... Abbiamo bisogno del rispetto delle organizzazioni sindacali. Qui dimostriamo che la maggioranza di chi tiene in piedi questo Paese ha il dritto di essere coinvolto nelle scelte. ...Una bellissima piazza, una partecipazione davvero enorme che dimostra una cosa molto precisa, che la gente non cade nella propaganda, che c'è bisogno di cambiare, che le politiche che il governo sta facendo non hanno il consenso del paese. C'è bisogno di cambiare musica. C'è bisogno di combattere la precarietà perché i giovani questo ci chiedono, c'è bisogno davvero di aumentare i salari e di una riforma fiscale che colpisca la rendita e dia davvero spazi ai salari e alle pensioni. Servono politiche che mettano al centro la qualità del lavoro e lo sviluppo del nostro Paese".
Luigi Sbarra, segretario Cisl: "È necessario fare più crescita e rilanciare gli investimenti pubblici e privati a cominciare da una forte accelerazione del Pnrr che rimane una formidabile opportunità per questo Paese. Non si illuda il governo, da soli non ce la faranno. Insieme, con le parti sociali, le Regioni e i comuni possiamo cogliere la sfida di questa grande opportunità".
Pierpaolo Bombardieri, segretario Uil:
"Che bella piazza. Fatevi sentire a quelli che a Roma dicono che i sindacati sono tutti uguali, non sono tutti uguali. Cgil, Cisl e Uil stanno qui, portano le persone in piazza: i problemi, le sofferenze e le soluzioni. Rappresentiamo la parte più debole del paese. La mobilitazione è partita da tanto tempo".
In piazza era presente anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein:"Nelle giovani generazioni c’è ancora troppa paura di futuro. Se hai un contratto di tre mesi e non sai cosa arriva dopo è difficile costruirsi una vita, costruirsi una famiglia per chi lo vuole fare. Per questo insistiamo che la crisi della natalità è molto collegata alla precarietà, che colpisce donne e giovani, soprattutto nel sud del nostro Paese. Se si vuole invertire la rotta, la scelta del governo è la più sbagliata, nella direzione più scellerata. ... Noi come Pd siamo qui al fianco di questa mobilitazione e portiamo avanti queste battaglie sia in parlamento che nel Paese".
La mobilitazione, dopo la tappa di Bologna in rappresentanza del centro Italia, avrà come prossime tappe Milano, per il Nord, il 13 maggio e Napoli, per il sud e le isole, il 20 maggio.