L'Istat ci informa che a dicembre 2018 i flussi commerciali con l'estero hanno fatto registrare una flessione rispetto a novembre, con le esportazioni ad un -2,3% e le importazioni al -1,0%. il dato congiunturale relativo all'export è in negativo a causa del netto calo delle vendite verso i mercati extra Ue (-5,6%), mentre l'area Ue registra una contenuta crescita (+0,5%).


Su base trimestrale, periodo ottobre-dicembre 2018, si hanno invece dei valori in crescita sia per le esportazioni (+0,9%), sia per le importazioni (+0,6%).


Il dato tendenziale, di contro, indica a dicembre 2018 una diminuzione dell'export del -2,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, a causa sia delle esportazioni extra Ue (-5,1%) sia, anche se in misura molto più contenuta, di quelle verso i paesi Ue (-0,3%).

Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla flessione tendenziale dell'export nel mese di dicembre, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-21,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-17,1%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (-3,8%). In aumento, su base annua, le esportazioni di macchinari e apparecchi n.c.a (+2,0%) e di articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+3,2%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente al calo delle esportazioni sono Turchia (-32,9%), Stati Uniti (-5,7%), Cina (-15,2%) e paesi OPEC (-8,3%). Si segnala l'aumento tendenziale delle esportazioni verso la Francia (+5,1%) e la Svizzera (+7,5%).

In aumento, invece, la crescita dell'import rispetto a dicembre 2017 con un +1,4%, trainata dal forte incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+8,1%).


Nell'ultimo mese del 2018 il surplus commerciale si riduce di 1.423 milioni di euro (da +5.081 milioni a dicembre 2017 a +3.658 milioni a dicembre 2018). Nell'anno 2018 l'avanzo commerciale raggiunge +39.804 milioni (+81.194 milioni al netto dei prodotti energetici). Nel 2017 era pari a +47.642 milioni.