L'Onu lancia l'ennesima allerta per le condizioni dei palestinesi prigionieri a Gaza mentre Israele conferma che la guerra durerà ancora mei
Mentre le Nazioni Unite ricordano che il 70% delle infrastrutture civili di Gaza è stato distrutto o gravemente danneggiato, che un quarto della popolazione della Striscia è alle prese con la carestia e che il sistema sanitario è al collasso perché solo 13 ospedali sono "parzialmente" operanti sui 36 che vi erano a nella Striscia con malattie di ogni genere che si stanno diffondendo a macchia d'olio (ci sono migliaia di cadaveri sotto le macerie degli edifici bombardati), il genocida Stato ebraico continua le operazioni di terra spingendo la popolazione sempre più a ridosso del valico di Rafah, dove si sta ammassando senza avere la possibilità di essere minimamente al riparo dai bombardamenti.
Rafah è inondata di sfollati – nelle strade, nei parchi, nelle case. Le persone stanno lottando per avere accesso anche ad un solo pasto per i loro familiari tra i prezzi elevati e la carenza di beni di prima necessità, nonostante una risoluzione delle Nazioni Unite che chiede un maggior afflusso di aiuti umanitari.
In questa situazione, uno dei tanti criminali del governo Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant, ha ribadito oggi nel corso di una conferenza stampa che l'esercito israeliano intende portare avanti la sua offensiva nel sud fino a quando non prenderà il "pieno controllo" dell'intera Striscia di Gaza. Gallant ha affermato che Israele ha smantellato tre quarti delle forze di Hamas e che metà dei combattenti del gruppo sono stati uccisi o feriti. Ha poi aggiunto che Israele sta concentrando le proprie operazioni sulla città di Khan Younis, dove è impegnato in pesanti combattimenti da settimane, e poi proseguirà verso la città di Rafah, dove hanno cercato rifugio circa 1,5 milioni di sfollati palestinesi. Secondo Gallant, Rafah è "l'ultima roccaforte di Hamas".
Sempre di oggi vi è un'altra dichiarazione di un altro dei tanti criminali del gabinetto di guerra di Tel Aviv che vale la pena ricordare. Si tratta del nazifascista (come si è autodefinito) ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, che stavolta se l'è presa addirittura con un complice, il presidente americano Joe Biden, per le sanzioni statunitensi applicate addirittura a quattro (4) coloni ebrei per quanto fatto nei Territori Occupati.
"Tutti devono sapere che queste sanzioni sono contro lo Stato di Israele", ha dichiarato Smotrich. "Oggi si tratta di quattro cittadini, domani saranno contro mezzo milione di coloni e due giorni dopo contro l'intero Paese. Non ci faremo da parte di fronte a questa ingiustizia".
I criminali israeliani, sostenuti dalla loro fede ebraica, hanno portato a circa 27.500 il numero di palestinesi assassinati dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza.