Una quarantina di condanne a carico di capi e affiliati del clan Casamonica. Lo hanno deciso i giudici della X sezione penale del Tribunale di Roma che dopo circa 7 ore di camera di consiglio hanno riconosciuto l'associazione di stampo mafioso per l'organizzazione criminale attiva nell'area est della Capitale.

Tra i reati contestati anche l'estorsione, usura e detenzione illegale di armi.

Il processo è scaturito dall'indagine dei carabinieri "Gramigna" coordinata dai pm della Dda di piazzale Clodio. Per questa stessa vicenda, nel maggio del 2019, erano state disposte 14 condanne in abbreviato e tre patteggiamenti.

 I giudici hanno inflitto 30 anni di reclusione per Domenico Casamonica e 20 anni e mezzo per Giuseppe Casamonica. Tra i condannati anche Luciano Casamonica (12 anni e 9 mesi) a 25 anni e 9 mesi Salvatore Casamonica e a 23 anni e 8 mesi Pasquale Casamonica e a 19 anni per Massiliano Casamonica.

L'indagine era stata avviata nel 2015.