ROMA – (Ernesto Genoni) – Nel Consiglio dei Ministri di ieri approvate, tra l’altro, nuove disposizioni in materia di offerta educativa. Si rafforza l’offerta educativa nelle scuole del meridione caratterizzate da alta dispersione scolastica, attraverso il potenziamento dell’organico dei docenti delle istituzioni scolastiche statali con maggiore disagio educativo. Si incrementa  - si legge nel comunicato del ministero - di 6 milioni di euro il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF), al fine di incentivare la presenza dei docenti nelle zone più disagiate, anche attraverso la valorizzazione dei docenti che permangono nella stessa istituzione scolastica garantendo la continuità didattica.

A tal fine,  - si legge nel comunicato - in favore dei docenti a tempo indeterminato, sono previste misure incentivanti quali l’attribuzione di una quota pari al 50% dell’incremento del Fondo, secondo criteri che tengano conto degli anni di permanenza nella stessa istituzione scolastica e l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo di 10 punti, a conclusione del triennio effettivamente svolto, e ulteriori 2 punti per ogni anno di permanenza dopo il triennio.

Si rafforzano i meccanismi di controllo e verifica dell’adempimento dell’obbligo scolastico e si introduce una nuova fattispecie di reato per i casi di elusione. Nell’ipotesi di dispersione assoluta - il minore mai iscritto a scuola nonostante l’ammonimento - , si introduce la pena fino a due anni di reclusione; nel caso di abbandono scolastico - il minore che, pur iscritto, faccia un numero di assenze tale da eludere l’obbligo scolastico -, la pena prevista è fino ad un anno di reclusione. Inoltre, i soggetti che violano l’obbligo perdono il diritto di percepire l’assegno di inclusione.

Intanto per l’anno scolastico 2023-2024 prende il via un’importante riforma dell’orientamento scolastico. L’obiettivo quello di valorizzare i talenti e le inclinazioni di ciascuno, di promuovere il ruolo del merito nel successo formativo, di dare supporto a studenti e famiglie per consentire loro di fare scelte consapevoli per il futuro, nello studio e nel lavoro.

Nella scuola secondaria di secondo grado, il Piano del Ministero parte da subito con l’istituzione di due nuove figure: il docente tutor e il docente orientatore. A partire da quest’anno scolastico, saranno circa 40.000 i docenti, tutor e orientatori, che supporteranno gli studenti di circa 70.000 classi dell’ultimo triennio.