Un plebiscito. Anche i lavoratori degli altri stabilimenti Beko, tra i quali quelli di Fabriano, hanno ‘promosso’ l’accordo quadro che i sindacati hanno stipulato con la multinazionale turco-americana per chiudere, una volta per tutte, la vertenza avviata a novembre. Dopo che si erano espressi i dipendenti di Comunanza, mercoledì, attraverso un referendum interno che ha dato esito positivo, ieri è stata la volta degli altri siti. Hanno prevalso nettamente i voti favorevoli.
A votare è stato il 74% degli aventi diritto: 2.569 sì, pari all’88% dei voti validi, 354 no pari al 12% dei voti validi. L’accordo, dunque, si firmerà e l’incontro conclusivo si svolgerà lunedì sera, alle 18, al Mimit di Roma, il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sarà presente, ovviamente, anche il ministro Adolfo Urso.
Si tratta di un risultato sorprendente che premia il grande sforzo fatto dal ministro Urso per arrivare ad una conclusione positiva di una vertenza assai complicata e che solo poche settimane fa sembrava essere arrivata ad un punto morto, mettendo a serio rischio il futuro di centinaia di lavoratori.
Dopo 12 ore di serrate trattative nella sede del ministero nella notte del 9 aprile era giunto il tanto sospirato accordo. La multinazionale del gruppo Arcelik ha deciso di ridurre il numero degli esuberi, predisponendo per i dipendenti in eccesso un piano di ammortizzatori e incentivi all’esodo, si è impegnata a non chiudere siti produttivi italiani, con l’eccezione di Siena, e a effettuare investimenti nei prossimi anni. Per lo stabilimento toscano viene intrapreso un piano di reindustrializzazione che coinvolge Invitalia.
Il Governo, inoltre, si impegna in questa sede a salvaguardare i lavoratori Beko attraverso misure di sostegno al reddito per tutto il periodo previsto dal piano industriale che si svilupperà dal 2025 e dall’anno in corso al 2027 – ha aggiunto –. D’intesa col ministero del Lavoro garantiremo la piena operatività degli ammortizzatori sociali vigenti alla data di sottoscrizione dell’accordo, nonché di quelli eventualmente previsti da futuri provvedimenti legislativi su cui ci impegniamo”. Ava a dichiarato un soddisfatto ministro Adolfo Urso alla fine delle lunghe trattative tra azienda e sindacati.
Ma restava l’incognita legata al parere dei lavoratori, che invece hanno aderito in maniera plebiscitaria all accordo raggiunto al Mimit tre giorni fa.