Politica

Il Fatto ha promosso una raccolta firme per chiedere la revoca delle deleghe da sottosegretario a Durigon

Scarseggiano gli argomenti nel dibattito politico - l'approssimarsi del ferragosto non aiuta certo a crearne di nuovi - e così continuano a tener banco le polemiche relative a green pass e... fascismo, in relazione alla vicenda Durigon.

A tener viva quest'ultima, sono soprattutto i media. Quelli dell'estremismo di destra, si arrampicano sugli specchi per cercare di dimostrare che quanto detto da Durigon non deve essere interpretato nel senso di voler rendere omaggio al fascismo e alle radici fasciste di Latina (o addirittura Littoria), arrivando persino a sostenere che Arnaldo Mussolini non era Benito... come se Arnaldo con il fascismo non avesse mai avuto a che fare!

Sul fronte opposto, il Fatto Quotidiano sulla vicenda Durigon batte la invece la grancassa. Per questo, su Change.org il giornale di Travaglio e Padellaro ha attivato una raccolta firme per chiedere che il parlamentare leghista non sia più sottosegretario al Mef.

Una petizione, finora firmata da circa 45mila persone, che chiede direttamente al presidente Draghi, nelle cui mani Durigon ha giurato, di revocargli immediatamente le deleghe da sottosegretario.

Draghi, al momento, ha completamente ignorato la vicenda, come se non fosse mai accaduta, evitando al riguardo anche il più velato dei commenti.

Il problema per la Lega, però, è rappresentato dai suoi alleati. Da Forza Italia, infatti, hanno fatto sapere in molti che sono dispostissimi a votare una mozione di sfiducia contro Durigon. Non solo, secondo quanto riporta il Fatto, ci sarebbe anche una fronda anti-Durigon all'interno della stessa Lega con Giorgetti e Zaia che avrebbero chiesto a Salvini il perché di Rixi e Siri si siano accettate le dimissioni, mentre quelle di Durigon non sono neppure in discussione.

Infine, mentre Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Sinistra radicale si sono espressi contro Durigon chiedendone a gran voce le dimissioni, Italia Viva di Matteo Renzi, che con la Lega non ha alcun rapporto, è l'unico partito non ufficialmente schierato con le destre che non si è espresso sull'argomento. A pensar male si fa peccato, ma...

Intanto, il Pd annuncia che presenterà una mozione di sfiducia nei confronti di Durigon, in base a quanto dichiarato questa mattina dal responsabile sicurezza dei dem,  Enrico Borghi, in un programma radiofonico.

"La Repubblica italiana si ispira ai valori dell’antifascismo", ha detto Borghi che ha aggiunto che "non è consentito a esponenti di governo esprimere opinioni in contrasto con questo principio".

Autore Carlo Airoldi
Categoria Politica
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