Difficile che la produzione industriale in Italia, a marzo 2020, potesse registrare un andamento diverso da quello fotografato e pubblicato oggi dall'Istat, che indica il dato congiunturale in diminuzione del -28,4% rispetto a febbraio. 

D'altra parte, dall'11 marzo gran parte delle attività produttive del Paese sono state costrette a chiudere a causa dell'emergenza Covid. E quasi certamente, peggiore sarà il dato di aprile.

A subire i cali maggiori, comunque generalizzati in tutti i comparti, sono i beni strumentali (-39,9%), i beni intermedi (-27,3%), i beni di consumo (-27,2%) e l'energia (-10,1%).


Il dato trimestrale mostra una diminuzione più contenuta della produzione, con un -8,4% rispetto ai tre mesi precedenti, con le industrie alimentari e quelle di bevande e tabacco che nella media degli ultimi tre mesi mantengono una dinamica tendenziale positiva.


Corretto per gli effetti di calendario, a marzo 2020 l'indice complessivo è diminuito in termini tendenziali del -29,3% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di marzo 2019).