Papa Francesco martedì, nel messaggio in occasione della 55.a giornata mondiale della Pace, ha ricordato che "nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale".

Mercoledì, nell'udienza generale sulla catechesi della nascita di Gesù,  Bergoglio ha citato Paolo VI per indicare come ognuno di noi debba interpretare il Natale guardando al proprio presepe, creando delle priorità, a partire dai poveri che:«dobbiamo amare, perché in certo modo sono sacramento di Cristo; in essi – negli affamati, negli assetati, negli esuli, negli ignudi, negli ammalati e nei prigionieri – Egli ha voluto misticamente identificarsi. Dobbiamo aiutarli, soffrire con loro, e anche seguirli, perché la povertà è la strada più sicura per il pieno possesso del Regno di Dio».

In pratica, Francesco ci parla di solidarietà e di condivisione, chi ha di più deve aiutare chi ha di meno.

Dopo aver chiarito il concetto, parliamo di vaccini. L'OMS, fino a qualche mese fa, ricordava che per contrastare la pandemia era necessario che anche i Paesi più poveri venissero messi in condizione di somministrare il vaccino anti-Covid così come avevano fatto i Paesi ricchi. Difficile però che ciò possa avvenire se ai Paesi poveri le dosi di vaccino non vengono fornite: non hanno i soldi per acquistarle e di dosi non ce ne sono abbastanza, con le case farmaceutiche che non vogliono rinunciare ai loro introiti favorendo la produzione senza ottenerne le royalties.

Inoltre, negli ultimi giorni, l'OMS sembra aver cambiato idea. Adesso non dice più che il richiamo per i già vaccinati va ritardato per favorire la vaccinazione nei Paesi del cosiddetto terzo mondo. Adesso, dall'OMS dicono "boost, boost, boost"... all'Europa, agli Stati Uniti... 

Ma se i Paesi ricchi utilizzano le dosi di vaccino per il richiamo, per i Paesi poveri la disponibilità di vaccini continuerà ad essere carente. E Israele ha addirittura iniziato a vaccinare con la quarta dose i propri abitanti. Probabilmente, i rappresentanti del Dio degli ebrei non credono ad un Dio molto misericordioso, come tra l'altro gli stessi Palestinesi possono confermare. Ma non è lo stesso Dio dei cristiani?

Così, noi ci auguriamo Buon Natale perché siamo nati dalla parte giusta del mondo, mentre agli altri che sono nati nella parte sbagliata si deve augurare un Buon Ecchissenefrega, perché il Vangelo lo leggiamo, lo interpretiamo, lo discutiamo... ma evitiamo accuratamente di metterlo in pratica. E questo vale in primo luogo a partire da coloro che si definiscono cristiani.

Buon Natale.