Esteri

Nuovo rapporto Unicef-Oim su migranti e rifugiati: una storia di abusi, sfruttamento e tratta di esseri umani

Ieri, di ritorno dalla Colombia, il Papa si compiaceva di quanto l'Italia stesse facendo riguardo ai migranti, compreso, pertanto il piano Minniti che molte Ong hanno pubblicamente condannato per le conseguenze che ha sui migranti che "dovrebbe" a parole tutelare.

Oggi, l'Unicef e l'Oim, ci ricordano nel rapporto "Viaggi Spaventosi" - basato sulle testimonianze di circa 22.000 migranti e rifugiati tra cui 11.000 bambini e giovani - quali siano le condizioni dei viaggi che tuttora certi politici vogliono rappresentare come quasi delle scampagnate per perdigiorno.

Nel nuovo rapporto lanciato oggi da Unicef e Oim, "i bambini, i giovani rifugiati e i migranti che tentano di raggiungere l’Europa, affrontano livelli di abuso dei diritti umani spaventosi: il 77% di coloro che viaggiano lungo la rotta del Mediterraneo Centrale ha riportato esperienze dirette di abuso, sfruttamento e pratiche che potrebbero equivalere a tratta di esseri umani."

Grazie a Minniti e al Governo italiano che adesso permettono che quei migranti trascorrano nei centri di detenzione libici un periodo di tempo che non si sa bene quanto possa durare, è ovvio ritenere che la loro condizione, già dura, non possa certo migliorare.

"Viaggi Spaventosi (Harrowing Journeys) mostra che, mentre tutti i migranti e i rifugiati corrono alti rischi, i bambini e i giovani migranti sono molto più esposti allo sfruttamento e alla tratta rispetto agli adulti dai 25 anni in su - ci viene illustrato nella nota che accompagna il rapporto. - Quasi il doppio lungo la rotta del Mediterraneo Orientale (il 17% contro il 10%) e con un tasso del 13% superiore sulla rotta del Mediterraneo Centrale (il 77% contro il 69%)."

"Il rapporto - basato sulle testimonianze di circa 22.000 migranti e rifugiati, compresi 11.000 bambini e giovani intervistati dall’OIM - mostra anche che, mentre tutti i bambini migranti sono esposti a grandi rischi, coloro che provengono dall’Africa sub sahariana hanno probabilità molto maggiori di subire sfruttamento e tratta rispetto a persone che si spostano da altri paesi del mondo: lungo la rotta del Mediterraneo Orientale, il 65% rispetto al 15% e lungo la rotta del Mediterraneo centrale l’83% rispetto al 56%. Il razzismo è probabilmente il principale fattore alla base di questa discrepanza."

"I bambini e i giovani che viaggiano da soli o per lunghi periodi, insieme con coloro che hanno bassi livelli di istruzione, sono tra i più vulnerabili a sfruttamento per mano di responsabili di tratta e gruppi criminali durante il viaggio. Secondo il rapporto, la rotta del Mediterraneo Centrale è particolarmente pericolosa: la maggior parte dei migranti e dei rifugiati che hanno attraversato la Libia continuano ad essere fortemente colpiti da illegalità, milizie e criminalità. In media i giovani pagano tra i 1.000 e i 5.000 dollari per il viaggio e spesso arrivano in Europa con debiti, il che li espone ad ulteriori rischi."

"Aimamo, un ragazzo non accompagnato di 16 anni proveniente dal Gambia e intervistato presso un rifugio in Italia, ha detto di essere stato costretto per mesi, una volta arrivato in Libia, ad un estenuante lavoro manuale per mano di responsabili di tratta."

"Se provi a scappare, ti sparano. Se smetti di lavorare, ti picchiano. Eravamo come degli schiavi. Alla fine della giornata, ti chiudono dentro."

Quindi, risulta abbastanza comprensibile il perché Medici Senza Frontiere, qualche giorno fa, abbia inviato un appello all'Unione Europea condannando il piano elaborato a Malta e messo in atto dall'Italia grazie al ministro dell'Interno Minniti. Se le condizioni dei migranti in Libia erano già pessime prima, come potranno essere mai adesso, dato che i centri di detenzione dove vengono "accolti" saranno più che pieni? A Bergoglio, tutto questo sembra normale, corretto e dovuto?

"La dura realtà è che ormai pratica consueta che i bambini migranti lungo il Mediterraneo siano vittime di abusi, traffico, percosse e discriminazioni”, ha dichiarato Afshan Khan, Direttore Regionale e Coordinatore Speciale dell’UNICEF per la crisi Rifugiati e Migranti in Europa. “I leader dell’Unione Europea dovrebbero attuare delle soluzioni durature che comprendano percorsi migratori sicuri e legali, stabilire corridoi di protezione e trovare alternative alla detenzione di bambini migranti."

"Per le persone che lasciano i propri paesi in fuga da violenze, instabilità e povertà, i fattori che le spingono a migrare sono gravi, queste persone intraprendono viaggi pericolosi pur sapendo che potrebbero costare loro la dignità, il benessere o anche la vita,” ha dichiarato Eugenio Ambrosi, Direttore Regionale dell’OIM per l’Unione Europea, la Norvegia e la Svizzera. "Se non verranno istituiti percorsi migratori più regolari, altre misure saranno relativamente inefficaci. Dobbiamo ravvivare un approccio alle migrazioni basato sui diritti, migliorare i meccanismi per identificare e proteggere i più vulnerabili nel processo migratorio, a prescindere dal loro status legale."

"Il rapporto chiede a tutte le parti interessate - paesi di origine, di transito e destinazione, l’Unione Africana, l’Unione Europea, le organizzazioni internazionali e nazionali con il supporto della comunità dei donatori - di dare priorità ad una serie di azioni. Queste comprendono: stabilire passaggi regolari e sicuri per i bambini migranti; rafforzare i servizi di protezione dei bambini migranti e rifugiati nei paesi di origine, transito e destinazione; trovare alternative alla detenzione dei bambini migranti; lavorare ai confini per combattere tratta e sfruttamento; combattere la xenofobia, il razzismo e le discriminazioni contro tutti i migranti e i rifugiati." 

 

Autore Marzio Bimbi
Categoria Esteri
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