Spettacolare l'incontro della nona giornata di campionato tra Cagliari e Fiorentina. Il match, diretto al Sant'Elia da Carmine Russo, è finito 5-3 per i viola che hanno offerto, per gran parte della gara, uno spettacolo cui è difficile assistere nel campionato italiano solitamente molto tattico e poco "effervescente".
Dopo 2 minuti il Cagliari è già in vantaggio con Di Gennaro che, in area, insacca di testa un cross dalla sinistra. Dopo un quarto d'ora di gioco, con il Cagliari che sfiora il 2-0 ancora con Di Gennaro con un tiro stavolta respinto da Tatarusanu, comncia lo show della Fiorentina.
Scesa in campo con due soli centrali, Boja Valero e Vecino, e con Ilicic a fare da spalla e suggeritore a Kalinic, i viola hanno iniziato a macinare gioco in verticale creando assist e gol in serie.
È Nikola Kalinic che riporta in parità l'incontro con un colpo di testa che batte l'incolpevole Storari da pochi metri al 20' minuto. Ed è lo stesso Kalinic che, con un colpo da biliardo, offre un assit a Bernardeschi che non sbaglia. In 6 minuti la Fiorentina è in vantaggio. Al 32' ancora Bernardeschi con un missile da fuori area mette la palla all'incrocio dei pali. Ed al 40' tocca ancora a Kalinic insaccare una palla persa da Bernardeschi, fermato fallosamente appena prima di entrare in area.
L'attacco tra i meno prolifici del campionato ha realizzato 4 gol in venti minuti! Non soddifstati, i viola hanno ripreso il secondo tempo con lo stesso spirito e dopo 8 minuti Kalinic ha insaccato di testa un cross dalla destra di Tello che definire magnifico è dir poco.
Una partita spettacolare soprattutto grazie a gesti tecnici che raramente si vedono sui campi di calcio. Pensando ai prossimi impegni, la Fiorentina ha rallentato il proprio ritmo, anche se alcuni giocatori, Bernardeschi tra tutti, hanno comunque provato ad accrescere il bottino personale di gol.
Il Cagliari, nonostante tutto, non ha demeritato e non ha mai smesso di crederci segnando per due volte da calcio d'angolo, praticamente in fotocopia, prima al 62' con Capuano e poi al 77' con Borriello, grazie anche ad un atteggiamento della difesa viola troppo distratto e rinunciatario.
In fondo, questo ha premiato l'impegno e la voglia dei sardi che, pur uscendo sconfitti, giustamente non possono dirsi umiliati.