Nella serie definita "Working Paper", la BCE pubblica sul proprio sito web ricerche approfondite con lo scopo di promuovere discussioni e dibattiti su argomenti di carattere economico.
L'ultimo working paper pubblicato dalla BCE è dell'11 settembre e si intitola Household spending out of a tax rebate: Italian “€80 tax bonus”.
Secondo i redattori della ricerca (Andrea Neri, Concetta Rondinelli, Filippo Scoccianti), oltre la metà del bonus da 80 euro introdotto nel 2014 dal governo Renzi per stimolare la domanda è stato speso per beni di consumo, procurando così un significativo impatto macroeconomico, provocando una crescita dei consumi di 3,5 miliardi, pari al 40% dell'incremento totale della spesa delle famiglie nel 2014.
Il motivo, come spiegato nella ricerca, è dovuto anche a fattori del tutto contingenti e di pura opportunità come per coloro che hanno speso il bonus perché dubitavano di rientrare nella categoria dei beneficiari anche in futuro e per questo hanno deciso di approfittare in toto della somma loro concessa.
Il valore scientifico della ricerca e quanto in essa espresso sarà sicuramente inoppugnabile, ma va comunque sottolineato che i tre ricercatori lavorano, a vario titolo, per la Banca d'Italia, la cui totale indipendenza dal Governo in carica è tutta da dimostrare.
Ma l'aspetto più interessante della vicenda è come il risultato di questa ricerca è stato raccontato dal Partito Democratico. Eccone di seguito alcuni esempi.
Luigi Marattin, consigliere economico di Palazzo Chigi: «Questa mattina tre ricercatori della Banca centrale europea hanno pubblicato uno studio in cui, dati alla mano, cercano di stimare l'effetto degli #80euro sui consumi degli italiani. La misura degli 80 euro è servita ad aumentare i consumi interni che a loro a volta stanno trainando la ripresa in atto.»
Un caso isolato quello di Luigi Marattin? Mica Tanto. Infatti a lui si associa anche il Professor Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno con una dichiarazione che non lascia spazio ad alcun dubbio: «Altro che mancia! Gli 80 euro sono una misura strutturale e anche la Bce ne conferma il significativo impatto macroeconomico.»
Peccato però per il Partito Democratico, per il consigliere economico di Palazzo Chigi Luigi Marattin e per il ministro Professor Claudio De Vincenti che la Bce non abbia assolutamente affermato una cosa del genere, oltre al fatto che i ricercatori non lavorano e non hanno lavorato per conto della BCE.
C'è scritto proprio all'inizio della ricerca... molto chiaramente: "This paper should not be reported as representing the views of the European Central Bank (ECB). The views expressed are those of the authors and do not necessarily reflect those of the ECB", che più omeno può esser tradotto in questi termini: "Questo documento non dovrà essere indicato come rappresentativo del punto di vista della Banca Centrale Europea (BCE). Le opinioni espresse sono quelle degli autori e non necessariamente riflettono quelle della BCE."
Allora, come la mettiamo? Adesso, finalmente, abbiamo la prova di come nascono le fake news (notizie false) e (anche) da chi vengono diffuse: dal Partito Democratico e dai suoi dirigenti.