In vista del Consiglio europeo, i capi di governo espongono ai rispettivi parlamenti le questioni che verranno affrontate e la linea che terrà il proprio Paese. Così ha fatto ieri il premier Conte, confermando la linea "dura" dell'Italia sul problema migranti e sul fatto che questo debba essere gestito in maniera condivisa tra tutti i Paesi dell'Ue, così ha fatto questo giovedì la Merkel, intervenendo al Bundestag.
La cancelliera tedesca ha dichiarato che il destino dell'Unione europea si fonda sulla sua capacità di affrontare le sfide del dibattito sulle migrazioni, mettendo il tema al centro del suo intervento.
La Merkel, che sul problema migranti deve affrontare la dura opposizione del ministro dell'Interno Seehorf e del partito gemello della CSU, ha cercato di ricompattare le fila della propria alleanza politica difendendo da un lato la sua decisione del 2015 di aprire le porte della Germania a un milione di migranti come passo necessario per aiutare i suoi vicini, dall'altro indicando una soluzione per i migranti che provengono dall'Africa.
Che cosa proporrà la Merkel al prossimo Consiglio europeo? La riproposizione dell'accordo siglato dall'Unione europea con la Turchia da offrire ad alcuni Paesi africani.
In sostanza, la Merkel vuole dare soldi ad alcune nazioni africane - senza aver specificato quali - in modo che loro si facciano carico del problema migranti. Contemporaneamente, i controlli in ingresso nell'Unione verrebbero rivisti in senso più restrittivo, ritornando alla regole precedenti al 2015.
La Merkel ha concluso il proprio intervento dichiarando all'Assemblea che l'Europa si trova di fronte a molte sfide, ma che quella sulla migrazione potrebbe diventare cruciale per l'Unione.