Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questo sabato nel cortile del Quirinale ha ricevuto i partecipanti all'iniziativa "Sulle ali della libertà. Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana".

Al di là dell'iniziativa e del suo significato, la parte più interessante della notizia è racchiusa nella parte finale del discorso con cui Mattarella ha accolto i presenti.

«Avete chiamato questa vostra iniziativa "Viaggio intorno ai settanta anni della Costituzione". Questo è il suo testo che rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia. Detta le regole della nostra convivenza e indica i criteri per i comportamenti e le decisioni importanti, come quelle da assumere in questi giorni.La Costituzione italiana – la nostra Costituzione – all'articolo 97 dispone che occorre assicurare l'equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci.Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro.»

Difficile non poter pensare che queste parole, così nette e precise, non siano da considerare come una bacchettata - ma anche una bastonatura non è un termine eccessivo - alla nota di aggiornamento del DEF votata dal Consiglio dei Ministri nella serata di giovedì.

E la risposta del "cambiamento"? Questa volta è stato Salvini a bruciare sul tempo Di Maio. Ecco che cosa ha detto il segretario della Lega:

«La Costituzione impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle Partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidità, di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e pompieri, di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare.

Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall’Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita.

Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli Italiani, si passa dalle parole ai fatti!»


Ma i fatti di Salvini come quelli di Di Maio, ormai è evidente, sono degli slogan a cui altri, meno fanfaroni, sono chiamati a dar corpo cercando di inventarsi quello che non c'è... in questo caso il denaro.