L’espressione «Chiesa a due polmoni» ha poco più di settant’anni. Pare l’abbia usata per la prima volta nel 1930 il poeta russo V. Ivanov. Questa suggestiva metafora, ricca di forza simbolica, ha subìto col tempo diverse applicazioni. Giovanni Paolo II l’assume e l’utilizza con continuità, facendone una parola d’ordine del suo pontificato per indicare il progetto di realizzazione della piena comunione tra Oriente e Occidente nell’unità cattolica.
Il saggio proposto da Petrà si apre con uno studio sull’evoluzione e sul significato del linguaggio dei ‘due polmoni’, che consente di ben vedere come sotto questa immagine si nasconda in realtà la questione della cattolicità del magistero e come tale questione debba essere formalmente e adeguatamente affrontata per evitare difficili compatibilità all’interno del magistero stesso. Ne sono un esempio alcune differenze che l’autore riscontra tra il Codice di diritto canonico (CIC), il Codice dei canoni delle Chiese Orientali (CCEO), il Catechismo della Chiesa cattolica (CCE) e l’esortazione apostolica Pastores dabo vobis. Il saggio affronta poi concretamente un caso di difficoltà del magistero cattolico, quello concernente la legge sul celibato ecclesiastico.
Riscontra l’inclinazione di documenti e testi ad assumere posizioni prettamente latinocentriche, quasi dimentiche dell’esistenza della tradizione orientale, che contempla il sacerdozio uxorato. Infine suggerisce alcune modalità attraverso cui il problema può essere risolto, assumendo con consapevolezza formale la cattolicità del magistero e cogliendo i punti teologici attorno ai quali la sua armonia unitaria può essere ricostruita.
Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati rilancia un testo di Basilio Petrà pubblicato dalle Edizioni Dehoniane.
Sommario
Introduzione: dalla latinizzazione ai due polmoni. 1. Una Chiesa ‘a due polmoni’: avventure di una metafora. 2. Il celibato ecclesiastico al concilio: un magistero ‘a due polmoni’. 3. Il celibato tra due polmoni: il percorso magisteriale nel pontificato di Paolo VI. 4. Il celibato tra due polmoni: il percorso magisteriale nel pontificato di Giovanni Paolo II. 5. Dal concilio a oggi: i problemi di un magistero polimorfo. Una via d’uscita. Conclusione generale.
Note sull'autore
BASILIO PETRÀ (Arezzo 1946), figlio di genitori greci, è presbitero della diocesi di Prato, laureato in filosofia e dottore in teologia morale. Ha studiato presso la Holy Cross School of (Greek Orthodox) Theology (Brookline, Boston, USA) con scholarship della allora Greek Orthodox Archdiocese of North and South America, e presso la Facoltà di teologia dell’Università di Tessalonica (Grecia). È professore stabile ordinario di teologia morale fondamentale e di morale familiare presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale (Firenze), ove insegna dal 1981; dal 1979 è docente invitato di teologia morale patristica greca presso l’Accademia Alfonsiana. Dal 1992 tiene corsi di morale ortodossa presso il Pontificio Istituto Orientale. Dal 1994 è consultore della Pontificia Congregazione per le Chiese orientali. Dal 2001 è professore invitato presso l’Istituto ecumenico San Nicola di Bari. Dal 2003 è membro del Board of Governors dell’Intams. Consigliere di redazione di varie riviste teologiche (RTM, Rivista liturgica, Rivista di ascetica e mistica, Ephrem’s Theological Journal, Intams Review), ha tradotto saggi e volumi dei teologi ortodossi C. Yannaras, G. Matzarídēs, S.S. Harakas. Con le EDB ha pubblicato: Tra cielo e terra. Introduzione alla teologia morale ortodossa contemporanea, 1992; Il matrimonio può morire? Studi sulla pastorale dei divorziati risposati, 1996; La Chiesa dei Padri. Breve introduzione all’Ortodossia, 1998; Introduzione. Vladimir Lossky (1903-1958) «teologo della Chiesa» e «coscienza cattolica» in V. Lossky, A immagine e somiglianza di Dio, trad. it., 1999, 5-53.
(www.dehoniane.it)