L'annuncio lo aveva fatto nell'Angelus del 1° settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Ed oggi, 5 ottobre, si è svolto il Concistoro per la nomina di tredici nuovi Cardinali, la cui provenienza "esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l'amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra".
Questi i loro nomi:
Mons. Miguel Ángel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso;
Mons. José Tolentino Calaça de Mendonça, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa;
Mons. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, Arcivescovo di Jakarta;
Mons. Juan de la Caridad García Rodríguez, Arcivescovo di San Cristóbal de la Habana;
Mons. Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo di Kinshasa;
Mons. Jean-Claude Hollerich, Arcivescovo di Lussemburgo;
Mons. Álvaro Leonel Ramazzini Imeri, Vescovo di Huehuetenango;
Mons. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna;
Mons. Cristóbal López Romero, Arcivescovo di Rabat;
Padre Michael Czerny, S.J., Sottosegretario della Sezione Migranti del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale;
Mons. Michael Louis Fitzgerald, Arcivescovo emerito di Nepte;
Mons. Sigitas Tamkevičius, Arcivescovo emerito di Kaunas;
Mons. Eugenio Dal Corso, Vescovo emerito di Benguela.
Quello odierno è il sesto Concistoro del pontificato di papa Francesco. Con l'aggiunta dei nuovi cardinali, di cui dieci sono gli elettori, il collegio cardinalizio raggiunge i 228 membri.
La cerimonia ha avuto luogo nel pomeriggio nella cappella papale della basilica di San Pietro. Grande solennità con la presenza di delegazioni dai cinque continenti. A conclusione della sua omelia, il Papa ha parlato della necessità di svolgere con lealtà il ministero del sacerdozio: «Anche per voi, fratelli Cardinali. La parola “compassione” mi è venuta nel cuore proprio nel momento di incominciare a scrivere a voi la lettera del 1° settembre.La disponibilità di un Porporato a dare il proprio sangue – significata dal colore rosso dell'abito – è sicura quando è radicata in questa coscienza di aver ricevuto compassione e nella capacità di avere compassione. Diversamente, non si può essere leali.Tanti comportamenti sleali di uomini di Chiesa dipendono dalla mancanza di questo senso della compassione ricevuta, e dall'abitudine di guardare da un'altra parte, dall'abitudine dell'indifferenza.Chiediamo oggi, per intercessione dell'Apostolo Pietro, la grazia di un cuore compassionevole, per essere testimoni di Colui che ci ha amato e ci ama, che ci ha guardato con misericordia, che ci ha eletti, ci ha consacrati e ci ha inviati a portare a tutti il suo Vangelo di salvezza».