Ha fatto scalpore la notizia che Donald Trump sia riuscito a pronunciare un discorso al Congresso con toni e parole che facevano pensare a quelli di un presidente degli Stati Uniti. Era un discorso imparato (più o meno) a memoria e scritto da un numero imprecisato di esperti scrittori di cose di governo di area repubblicana. Pertanto, perché stupirsi della parvenza di normalità che non avrà seguito?

Meglio tornare alla normale realtà dei divieti e dei muri. Su quest'ultimo fronte ci sono interessanti novità e sono state diffuse da un'esclusiva della Reuters. Il muro con il Messico pare abbia trovato un serio ostacolo alla sua realizzazione.

L'ostacolo non è costituito da persone e neppure da associazioni o istituzioni pubbliche o private. Ad ostacolare la costruzione del muro è banalmente il vil denaro. Il costo complessivo dell'opera oscilla intorno ai 20 miliardi di dollari. Però, per iniziarlo sono soltanto 20 i milioni di dollari disponibili.

Donald Trump ha promesso agli americani che il costo dell'opera sarebbe ricaduto sul Messico. Nel frattempo, però, prima di convincere i messicani a scucire i soldi oppure ad ottenerli con dazi sulle merci provenienti da quel paese, l'opera deve essere finanziata dagli USA.

La spesa ricade sul Dipartimento per la Sicurezza Nazionale. Trump ha chiesto di anticipare il denaro per dare inizio ai lavori. Al Dipartimento hanno fatto i conti, aperto e chiuso i cassetti, sfogliati i documenti, consultati dati su dati e hanno dato il loro responso. Nell'attuale bilancio, i soldi da destinare all'opera sono - al massimo - 20 milioni di dollari!

In pratica, niente per iniziare un'opera miliardaria il cui costo, ufficiosamente, prevede una spesa di 21,6 miliardi di dollari, calcolata sulla base di 9,3 milioni per miglio per la parte in cui saranno usate le reti e 17,8 milioni per miglio per quella relativa al muro vero e proprio.

Toccherà quindi al Congresso, intervenire e votare nel prossimo bilancio federale una cifra che consenta a Trump di dare il via ai lavori, sperando poi che riesca a farla ripagare al Messico.

Il presidente della Camera dei rappresentanti Paul Ryan ha detto che egli chiederà che si voti un finanziamento per il muro di confine nel bilancio per il prossimo anno fiscale, stimandone il costo tra i 12 e i 15 miliardi di dollari.

Resterà da vedere se i parlamentari USA repubblicani voteranno a favore del muro nel caso questo possa causare tagli di spesa ad altre voci di bilancio.