Mattarella: libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti ... con chi fomenta scontri
«Va ricordato che – in ogni ambito - libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo.
I valori delle civiltà e delle culture di ogni popolo contrastano in modo radicale con quella deriva e fanno, invece, appello a salde fondamenta di umanità, per confidare nel progresso. Per quanto ci riguarda, in questo anno, cinquecentesimo dalla morte di Leonardo da Vinci, avvertiamo in modo ancor più esigente questa prospettiva.
Abbiamo bisogno di praticare attenzione e rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità internazionale, per avanzare sulla strada del progresso, con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo.»
Quelle riportate in precedenza sono parte del discorso che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto in occasione del Concerto in onore del Corpo Diplomatico accreditato presso lo Stato Italiano per celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica.
E tanto per capire il senso delle parole di Mattarella, quelli riportati di seguito sono gli ultimi due post pubblicati sui profili social di Matteo Salvini:
"La Milano del PD non vuole il Taser per la Polizia Municipale, così come previsto dal Decreto Sicurezza e dopo una sperimentazione che ha dato ottimi risultati e nessuna controindicazione.
E non capisco l'astensione dei 5 Stelle che pure hanno contribuito ad approvare il Decreto.
Complimenti per questo regalo a criminali e sbandati.
Reggio Emilia, immigrato ubriaco fradicio aggredisce gli agenti con il tergicristallo della loro auto.
Altro che vietare il Taser alla Polizia locale come vuole il PD!
Le nostre Forze dell'Ordine, tutte, anche nei comuni, hanno bisogno della pistola elettrica, a tutela della loro incolumità nell'arresto di balordi e delinquenti. La strada è quella segnata dal Decreto Sicurezza e io non torno indietro! #tolleranzazero"
Quanto riportato in precedenza è solo un piccolo esempio di ciò che 24 ore al giorno il ministro dell'Interno pubblica su Facebook, Twitter, ecc. per fomentare rabbia, divisione, odio razziale.
In pratica, l'esatto contrario del "praticare attenzione e rispetto reciproco" di cui parlava il capo dello Stato e, pertanto, incompatibile con libertà e democrazia.