Sembrava scontato il passaggio ai quarti della più quotata Argentina, che nel secondo match degli ottavi di Qatar 2022 affrontava l'Australia... ma così non è stato. 

È vero, la formazione albiceleste ha passato il turno, ma ha dovuto faticare non poco e, soprattutto, ringraziare Emiliano Martinez, schierato ieri tra i pali dal CT Scaloni, come conferma il risultato finale di 2-1.

Nei primi 45 minuti non è successo praticamente nulla, con gli argentini che tentavano di costruire gioco e azioni, ma la cui manovra finiva per essere annullata dagli australiani, schierati con il 4-4-2, applicato in maniera rigorosa e determinata, con la squadra che si muoveva compatta accorciando le distanze in base ai movimenti degli avversari che, alla fine, non riuscivano a trovare spazi sufficienti per creare azioni degne di nota.

Tanto di cappello all'Australia e al CT Graham Arnold che con questa scelta tattica è riuscito a compensare l'evidente divario tecnico tra le due squadre. Certo, lo spettacolo non ne ha guadagnato, ma soprattutto in un mondiale quello che conta è vincere e non giocar bene.

In un contesto del genere, la prima rete dell'Argentina arrivata al 35' e siglata da Messi non poteva che essere frutto del caso. Il numero 10 della formazione sudamericana si è trovato, in area, la palla tra i piedi a seguito di un rimpallo e, senza pensarci tanto, l'ha calciata verso la porta. La palla, passando tra le gambe di un avversario, è risultata imprendibile per il portiere australiano.

La seconda rete per l'Argentina arriva ad inizio ripresa, al 57', con Julian Alvarez che approfitta di un pasticciato rinvio dl portiere dei "socceroos" e realizza un gol di rapina che sembrerebbe chiudere le sorti dell'incontro.

A quel punto, gli australiani mettono in campo tutte le loro forze offensive e al 77' accorciano le distanze grazie ad una "randellata" improvvisa di Craig Goodwin, che viene sfortunatamente deviata nella propria porta da Enzo Fernandez.

Nel frattempo, gli argentini, va detto, non sono rimasti a guardare e, con più spazi a disposizione, hanno creato diverse occasioni da rete (anche clamorose), che Lautaro Martinez ancora una vota non è riuscito a finalizzare.

Gli australiani vanno vicini al gol del 2-2 all'81' con un'azione personale di Behich che dopo aver dribblato mezza Argentina conclude a rete a pochi passi dalla porta, con il tiro deviato con il piede, all'ultimo tuffo, da un difensore dell'albiceleste. Poi, a pochi secondi dal fischio finale, Kuol ha la palla del 2-2 a tu per tu con Emiliano Martinez, che riesce però a compiere un miracolo, deviando il tiro con un braccio. Una parata che i compagni di squadra hanno salutato come una rete, abbracciando Martinez come se avesse segnato il gol del 3-1.

Lionel Messi, a 35 anni e 162 giorni, è diventato il marcatore più anziano dell'Argentina nella Coppa del Mondo. Per Messi si è trattato anche del nono gol nella competizione, superando Diego Maradona e Guillermo Stabile tra gli argentini, e precedendo solo Gabriel Batistuta, autore di 10 reti.

Lionel Messi è stato anche il migliore dei suoi, insieme a Rodrigo De Paul.