Milazzo (ME) - Festa della Repubblica, la cerimonia a piazza Roma
A Piazza Roma scolaresche, cittadini, autorità militari ed istituzioni insieme per ribadire il diritto ad essere liberi e ripudiare ogni guerra, nonostante l’attuale Governo nazionale abbia deciso di inviare armi all’Ucraina in dispregio dell’articolo 11 della Costituzione, in occasione del 2 giugno si è svolta questa mattina la tradizionale cerimonia. Il Sindaco Pippo Midili, accompagnato dal comandante della Polizia locale Giacomo Villari, ha deposto una corona d’alloro al monumento dei Caduti di piazza Roma.
All’evento, celebrato in forma solenne, sono intervenuti i vertici delle forze dell’ordine cittadine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) e della Capitaneria di porto, Assessori e Consiglieri comunali, esponenti delle associazioni d‘arma. Presente la banda musicale “Mascagni”, che ha accompagnato i vari momenti della cerimonia e il coro della Lute “Note d’Argento”, che ha eseguito l’inno nazionale. “Il 2 giugno è la festa di tutti noi: della gente che oggi deve guardare al passato per riscoprire la forza racchiusa in questo giorno. – ha detto Midili – La forza di tutte quelle italiane e di quegli italiani, che oltre settanta anni fa decisero per la nostra Patria un futuro fatto di democrazia, aspetto che oggi va rimarcato. Ci sono stati in passato atti ed azioni che hanno messo in discussione tutto questo. Si voleva dividere quello che donne e uomini avevano unito sotto il tricolore; ma è bene sottolineare che non può esistere un Nord senza Sud e non può e non deve esistere un Sud senza Nord. Chi pensa che oggi è forte da solo, si giri a guardare quanto è stato. Non può esistere una autonomia differenziata, bisogna guardare ad uno Stato forte che rappresenti il punto di riferimento per tutti. Ai nostri giovani venga data la stessa possibilità di crescere e di realizzare i propri sogni. Venga data ai cittadini italiani la stessa possibilità di vita. Solo così potrà continuare ad esistere il 2 giugno, simbolo della festa di una Repubblica forte, unita e democratica”.