È possibile fermare odio, abuso, disinformazione cui fa ricorso un certo numero di utenti sui social per motivi più diversi che possono andare dalla semplice molestia fino al tentativo di influenzare le scelte politiche delle persone?

Un problema che Facebook sta cercando di contrastare e limitare e che, adesso, anche Twitter si sta interrogando su come risolverlo. Un problema sentito, tanto che lo stesso fondatore e Ceo dell'azienda dell'uccellino, Jack Dorsey, ha recentemente dichiarato di aver pensato, per tale motivo, di rinnovare la struttura del proprio servizio.

Una dichiarazione confermata dalla stessa azienda, che fa sorgere però molti interrogativi su quella che potrebbe essere l'evoluzione o l'involuzione di Twitter, considerando che, per come è strutturato adesso il servizio, gli accessi sono garantiti dagli utenti che sono curiosi di vedere l'apprezzamento dei loro tweet, interagendo con altri utenti per far crescere il numero dei loro follower e le persone a cui si rivolgono.

Più gli utenti ritornano, più aumenta il numero di visite e più aumenta l'interesse degli inserzionisti nel destinare al servizio parte del loro budget.

Quindi, riprogettare la struttura di Twitter potrebbe essere un salto nel buio, in base a come gli utenti potrebbe reagire. In ogni caso dettagli al riguardo, neppure a grandi linee, Dorsey non li ha ancora forniti. Quindi, per adesso è inutile azzardare previsioni o anticipare commenti.

Resta il problema e va apprezzato il fatto che, ormai, non è considerato più secondario.