Ma come, il "capitano" sabato deve vedersela con il tribunale di Palermo per l'accusa di aver sequestrato nel 2019 dei naufraghi a bordo della Open Arms e quel comunistaccio pisano di Enrico Letta che fa? Giovedì incontra il catalano Oscar Camps, fondatore e anima della ong Proactiva Open Arms, proprio la stessa che gestisce le operazioni della nave Open Arms.


Pazzesco! Sabato il capitano va a processo proprio per uno (degli innumerevoli) sbarchi organizzati dagli spagnoli di Open Arms, e il PD ha ricevuto quei “signori” con tutti gli onori:

"Non ho parole, lascio a voi ogni commento, il tempo è galantuomo", 

ha detto uno stizzito Matteo Salvini che venerdì, in partenza per Palermo, ha aggiunto:"Serve molta pazienza, credetemi, ma sono sostenuto, oltre che dal vostro affetto, dalla ferma convinzione di aver fatto il mio dovere di ministro dell’Interno, difendendo la sicurezza e la dignità dell’Italia, nel rispetto della legge. A testa alta, abituato a lottare da dentro, mettendoci la faccia".

A supporto del suo buon agire, il capitano ha citato due maître à penser del calibro di, nientepopodimenoché, Francesco Storace e Albano Carrisi.

Il titolare di uno dei refusi più famosi d'Italia ha dichiarato: "In Parlamento si dovrebbero vergognare in molti. Pretendevano il processo a Salvini, ma è il pm a dire che non c’è stato reato. I clandestini rimangono clandestini, lo Stato deve fare lo Stato".
Naturalmente il signor "refuso" si è confuso scambiando ciò che ha detto il Pm di Catania con quanto invece ha detto quello di Palermo, dove si terrà l'udienza di sabato. Ma è il termine clandestino a sottolineare la becera ignoranza di chi lo usa, visto che significa nascosto e che a della gente in una barca in mare aperto puoi dire tutto, ma non certo che si nasconda!

Invece l'ex cantante Al Bano (scritto come Al Capone) ha supportato così il nostro capitano:

"Salvini mandato a processo per aver fatto semplicemente il proprio lavoro. I cittadini quando lo hanno votato sapevano benissimo qual era la sua politica sul tema dell'immigrazione. Anzi l’hanno scelto soprattutto per quello. Perciò le dico che in Italia il voto alla fine non viene mai preso troppo in considerazione".

L'agricoltore brindisino, dall'alto della sua esperienza, ci ha giustamente ricordato che gli italiani hanno votato Salvini perché si adoperasse il più possibile ad impedire i salvataggi in mare in modo che i migranti potessero liberamente e tranquillamente affogare, mentre chi la scampava doveva per forza finire per essere ostaggio del capitano e della sua propaganda. Chi ha votato Salvini, lo ha votato soprattutto per quello.

Non lo ha detto Al Capone, lo detto Al Bano!

E con dei promotori di tale calibro, per la notevole perspicacia che li contraddistingue, come è possibile non ritenere che anche a Palermo in nostro capitano non debba essere assolto di fatto e di diritto?