Erik Tonelli, il bello e bravo della fiction tv si racconta
Ciao Erik, prima parlare dei tuoi prossimi impegni vorrei chiederti qualcosa su di te. Come ti descrivi? Che tipo di uomo sei?“Innanzitutto, cerco sempre di migliorarmi come persona e come attore, di fare un passo avanti rispetto al passato. Se potessi descrivermi con tre aggettivi direi che sono un profondo sognatore, motivato e ottimista. Tra l’altro mi piace parecchio cucinare. Ad una cena fuori, ne preferisco senz’altro una a casa mia con gli amici. Confesso inoltre di essere molto goloso, sia di dolce e sia di salato. Senza esagerare però”.
So che tra le tue passioni c’è anche quella per la musica…“Suono la chitarra e l’ukulele, a tempo perso mi piace anche cantare. In ogni caso, nella mia quotidianità cerco di ritagliarmi un po’ di spazio anche per lo sport, giocando a basket e allenandomi a crossfit”.
Quando hai deciso di fare l’attore?“Un’estate, quando ero molto giovane, decisi di racimolare un po’ di soldi con un lavoro estivo. Il mio compito era quello di fare da guardiano notturno per le scenografie di un teatro all’aperto. La scenografia, di notte, era sempre deserta, senza nessun tipo di luce. La notte precedente al debutto, però, ebbi l’occasione di assistere alle prove generali dello spettacolo che sarebbe andato in scena. Vedere le prove degli attori, le luci che si accendevano, lo spettacolo che prendeva corpo, ha fatto scattare in me quel fuoco dell’arte. Decisi subito che era quello che volevo fare. Inizialmente non è stato facile: vivevo in un piccolo paese, non avevo nessuna conoscenza nel mondo del teatro. Fare l’attore mi sembrava un sogno lontano e irrealizzabile”.
Veniamo a Leonardo Arena, il personaggio che interpreti ad Un Posto al Sole, tornato da poco in scena…“Parto col dire che Leonardo, dal mio punto di vista, cerca sempre di vivere secondo i suoi valori. Li protegge con tutto se stesso, ma senza intralciare la libertà degli altri. Quello che più mi piace di lui è che sa riconoscere i suoi errori e, quando è il caso, sa persino voltare pagina. Sono qualità che io personalmente apprezzo e di cui voglio fare tesoro anche a livello personale. Ad ogni modo, nelle nuove puntate, Leonardo ha trovato una nuova stabilità emotiva, motivo che lo spinge a lottare per raggiungere delle priorità nella sua vita. Gli è senz’altro rimasto lo spirito di avventura. Prima era come se non avesse una bussola, mentre ora ha capito quello che vuole e sarà disposto a qualunque cosa affinché i suoi sogni si realizzino”.
Insomma, Leonardo agisce per amore…“Direi di sì. Sono certo del fatto che Leonardo agisca per amore. Si sta mantenendo maggiormente sul piano della moralità, cercando di non ripetere gli errori commessi in passato; è più razionale, meno istintivo, esattamente come sono io. Mi rivedo molto nel nuovo percorso intrapreso dal personaggio che interpreto”.
E’ cambiata la tua vita dopo l’arrivo a Un Posto al Sole?“Non più di tanto. Ammetto però quanto fosse strano inizialmente, mentre camminavo per strada, essere fermato per un selfie da qualcuno che mi chiamava Leonardo. Io sono rimasto sempre lo stesso, aumentando il mio impegno nello studio e migliorando le abilità che posso proporre come attore. Al fine di non smettere di raggiungere degli alti livelli, ritengo che un attore non si debba mai sentire completamente appagato. E’ necessario rimanere umili, gioire ed essere soddisfatti dei risultati ottenuti, ma avere ben chiaro in mente che non si finisce mai di imparare. Non nego che per me i fan di Un Posto al Sole sono importanti; il loro giudizio per me è prezioso. Sono rimasto contento nel constatare che hanno preso la notizia del ritorno del mio personaggio con grande entusiasmo. Quando Leonardo non era in scena, ho ricevuto da loro tantissime domande sul mio futuro nella soap. Mi diverte molto confrontarmi con il pubblico. Quando posso interagisco sempre coi fan sui social”.
C’è un attore a cui ti ispiri? Con chi sogni di lavorare in futuro?“Il mio attore preferito è Daniel Day Lewis; mi fa impazzire il suo approccio con la recitazione. Credo che sia difficile da attuare nel panorama italiano, ma si deve guardare ai grandi per trovare fonte di ispirazione. In futuro, sogno di lavorare con Paolo Virzì, sono cresciuto con i suoi film. Fantasticavo di apparire in un suo lavoro anche prima di voler diventare un attore. Non disdegno nemmeno un ruolo che dia risalto alla mia terra, la Toscana. Non ho mai recitato in dialetto, ma mi piacerebbe farlo”.
Ci sono dei progetti futuri?“Per la Rai ho girato Vite in fuga, mentre di altri impegni, ahimè, non posso ancora parlare”.