Le ruote dei mezzi che sfrecciavano sulla pista di Jerez erano sicuramente due, quindi, erano delle moto. Eppure, per quasi tutti i 45 minuti, si è avuto l'impressione di assistere ad una delle gare di Formula 1 delle stagioni passate.
Infatti, il gran premio di Spagna di MotoGP si è concluso subito dopo la partenza. Pedrosa è scattato subito in testa e Marquez dietro, a seguire... per tutta la gara. Negli ultimi giri, Marquez ha addirittura mollato, finendo a sei secondi di distacco.
Per le posizioni di rincalzo, ad esser sinceri, c'è stata un po' di bagarre fino a metà gara, con qualche sorpasso ed alcune cadute, e tra queste quella di Cal Crutchlow, che aveva dimostrato di avere un passo da podio.
Una buona gara l'hanno fatta le Ducati con Lorenzo che, con tenacia e regolarità, è riuscito ad arrivare terzo seppur a 14 secondi (!) da Pedrosa. Ottimo anche il quinto posto di Dovizioso, nonostante sia partito dalla quinta fila.
A lenire il disastroso pomeriggio per la Yamaha, il quarto posto del tenacissimo Zarco, matricola di fatto, ma che ogni volta che corre mostra sempre la grinta di un consumatissimo veterano. Le due moto ufficiali, invece, sono mancate all'appello con Vinales sesto e Rossi, addirittura decimo, scomparso dalla competizione già a metà gara, impegnato non tanto a correre quanto a cercare di non cadere, vista l'ingovernabilità della sua moto.
Alla fine della corsa, la classifica generale vede al primo posto ancora Rossi (62 punti) con Viñales subito dietro a quota 60. Si fanno sotto i piloti HRC con Marquez terzo a 58 punti e quarto Pedrosa a 52. Si prospetta un campionato incerto, confidando però che la prestazione odierna della Yamaha sia solo frutto di una giornata storta.