Il ministro della Cultura, Gennarino Sangiuliano, è stato selezionato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per rappresentare al meglio la qualità dell'intellettuale (post) fascista.

Ed il ministro Sangiuliano non l'ha delusa. Ha rappresentato al meglio quella che è l'intellighentia (post) fascista, senza dimenticare, di volta in volta, di servire - presumibilmente a comando - i desiderata del partito in base alle esigenze politiche del momento.

Quest'ultimo esempio è ben spiegato dal comunicato stampa diffuso prima del secondo turno delle elezioni comunali a Firenze sullo stadio Franchi, in una ricostruzione che dire parziale è dir poco tanto è omissiva della realtà dei fatti. 

Ma a stupire, è l'incredibile serie di "infortuni culturali" in cui "o' ministro" è caduto dopo aver assunto l'incarico. Commettere una gaffe ogni tanto ci sta... considerando che un ministro della Cultura si deve occupare della qualunque. C'è però un limite.

Infatti, dato che non è possibile essere esperti in tutto - anche in relazione ad un singolo campo di interesse - un ministro parla a ruota libera di ciò che sa... per il resto ascolta o riferisce ciò che altri hanno detto.

Ma per Sangiuliano non è così. Vuole spasmodicamente dimostrare di essere colto e preparato in tutto... senza però sapere nulla o quasi di ciò su cui pontifica. E per tale motivo in meno di due anni da quando è stato nominato ministro della Cultura ha collezionato una serie di gaffe impressionanti... senza soluzione di continuità. Questa è l'ultima...

Cristoforo Colombo è morto nel 1506 e ha scoperto le "Indie Occidentali" nel 1492, mentre Galileo Galilei è nato nel 1564.

Pertanto, come è possibile che Colombo conoscesse con così largo anticipo teorie inesistenti, al di là del fatto che potessero essere utili o meno a circumnavigare la Terra?

È un mistero che Sangiuliano non ha spiegato, che si aggiunge a quello, ancor più complesso, di come uno come lui possa esser ministro... persino della Cultura.

Evidentemente, se dopo tanto impegno nel dimostrare la propria inadeguatezza nel portare avanti l'incarico di ministro della Cultura, Sangiuliano è ancora ministro della Cultura, evidentemente questa è la qualità massima che Meloni riesce ad offrire.

Per questo, non solo Sangiuliano è inadeguato all'incarico, ma pure Meloni non è da meno.