Economia

Istat: il dato finale su Pil e indebitamento delle AP per il 2023

Sorprendentemente, rispetto alle previsioni di un anno fa, l'Istat ha rivisto in maniera abbastanza significativa il dato del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2023 che, in termini di volume, è cresciuto del +0,9%, rispetto al +0,7% indicato un mese fa, raggiungendo i 2.085.376 milioni di euro, con un incremento del +6,2% rispetto all'anno precedente. In termini di volume, la crescita del PIL è stata dello 0,9%.

Per quanto riguarda la domanda interna nel 2023, si è osservato un aumento del 4+,7% degli investimenti fissi lordi e del +1,2% dei consumi finali nazionali in termini di volume. Riguardo ai flussi con l'estero, le importazioni di beni e servizi sono diminuite del -0,5%, mentre le esportazioni sono aumentate del +0,2%.

La domanda nazionale, al netto delle scorte, e la domanda estera netta hanno dato un contributopositivo alla dinamica del PIL, rispettivamente di 2 e 0,3 punti percentuali. Al contrario, l'apporto della variazione delle scorte è stato negativo, pari a -1,3 punti.

Il valore aggiunto ha mostrato un incremento in volume del +3,9% nel settore delle costruzioni e del +1,6% nelle attività dei servizi. Si sono invece registrate contrazioni del -2,5% nell'agricoltura, silvicoltura e pesca e del -1,1% nell'industria in senso stretto.

L'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (AP), espresso in rapporto al PIL, è stato del -7,2%, migliorando rispetto al -8,6% del 2022.

Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi), misurato in rapporto al PIL, è stato del -3,4%, rispetto al -4,3% del 2022.

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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