Di Maio ha incontrato una delegazione USB sul problema dello sfruttamento del lavoro dei braccianti
Luigi Di Maio, in qualità di ministro del Lavoro, questo mercoledì ha ricevuto una delegazione dell’Unione Sindacale di Base guidata da Aboubakar Soumahoro e Pierpaolo Leonardi richiesto dopo l’assassinio di Soumaila Sacko, il delegato sindacale USB ucciso nel vibonese il 2 giugno scorso.
La delegazione USB ha illustrato la necessità di creare un tavolo interministeriale con la partecipazione dei dicasteri del Lavoro, dell’Agricoltura, delle Infrastrutture e del Sud per trovare soluzioni allo sfruttamento del lavoro bracciantile.
Tra le soluzioni indicate, che non possono comunque prescindere dal potenziamento dei corpi ispettivi e dei controlli, vi è quella di subordinare l’accesso delle aziende ai contributi comunitari solo se sia mantenuto il rispetto dei diritti dei lavoratori.
Sul tema dell’iscrizione dei braccianti nei registri dell’anagrafe, Di Maio ha ricordato l’esistenza di una circolare del ministero dell’Interno che i comuni sono tenuti ad applicare. A questo proposito, USB ha proposto al ministro di ancorare il reddito di cittadinanza non alla nazionalità del richiedente, ma alla residenza anagrafica.
Di Maio ha commentato questo incontro dichiarando che «il problema del caporalato riguarda sia cittadini italiani che stranieri e nasconde sacche di sfruttamento anche ad opera di alcune agenzie interinali su cui non si può tacere.
La legge del 2016 sicuramente è applicata male ed è quindi necessario avviare un tavolo di monitoraggio tra i Ministeri del Lavoro, il Ministero del Sud, il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero dell'Agricoltura perché le leggi vigenti in materia possano funzionare.»