Esteri

L’Unione Europea è in azione contro il #COVID19

Mentre nella tragedia che sta mettendo alla prova il mondo c’è chi si avventa contro il più grande progetto di pace mai creato in Occidente, l’Unione Europea sta intervenendo per l’acquisto collettivo di attrezzature mediche salvavita.

L’Italia il 26 febbraio e la Spagna il 16 marzo hanno chiesto, attraverso il meccanismo di protezione civile dell'UE, dispositivi di protezione supplementari, in particolare mascherine. La Commissione ha trasmesso tali richieste a tutti gli Stati membri affinché presentassero offerte di assistenza. Questa iniziativa integra le attività di coordinamento della Commissione con gli Stati membri nel settore degli appalti congiunti per le forniture necessarie con urgenza.

Il 19 marzo la Commissione europea ha deciso di creare una scorta rescEU strategica - una riserva europea comune - di attrezzature mediche di emergenza quali ventilatori, maschere di protezione e forniture per laboratori per i paesi dell'UE che ne hanno bisogno. 

Sarà la Commissione a finanziare il 90% della scorta, che verrà ospitata in uno o più Stati membri. Lo Stato ospitante sarà responsabile dell'acquisizione delle attrezzature. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze gestirà la distribuzione delle attrezzature per garantire che siano inviate dove sono più necessarie. 

Il bilancio iniziale dell'UE per la scorta ammonta a 50 milioni di euro, 40 dei quali devono essere approvati dalle autorità di bilancio.

Il Parlamento europeo, intanto, sta lavorando affinché l’UE possa acquistare ventilatori, mascherine e le altre attrezzature mediche necessarie da mettere a disposizione degli ospedali di tutta l'UE. Queste attrezzature sono necessarie per curare i pazienti, proteggere gli operatori sanitari e contribuire a rallentare la diffusione del virus.


Il Parlamento sta lavorando con gli Stati membri per approvare rapidamente 40 dei 50 milioni di euro per le attrezzature mediche di terapia intensiva, come i ventilatori, e i dispositivi di protezione personale, come le mascherine riutilizzabili.


In tale frangente storico senza pari,  assediati da propaganda anti-UE, gli Stati membri stanno unendo le forze nell'ambito dell'accordo sugli appalti congiunti per l’acquisto 

di dispositivi di protezione individuale, ventilatori, respiratori e articoli necessari per i test sul coronavirus.
Solo in questo modo, l’Unione Europea avrà una posizione negoziale più forte sul mercato mondiale. E con l’Unione anche l’Italia.


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Autore Carlo Marino
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