ore 22:30 - Confermate le proiezioni iniziali anche per quanto riguarda l'affluenza, con solo il 50% dei francesi che si è recato alle urne. Queste le percentuali dei vari partiti: La République en marche 32%, Repubblicani 21,2%, Fronte Nazionale 13,9%, La France insoumise 10,9%, Partito socialista 10%, Altri 3,4%, Partito Comunista francese 3,3%, Ecologisti 3,3%, Debout la France 1,2%, Estrema sinistra 0,8%.

ore 20:10 - Le prime proiezioni alla chiusura dei seggi danno il partito di Macron, La République en marche, largamente in testa con il 32,2% dei voti con la possibilità di conquistare, dopo il secondo turno, tra i 400 e i 440 seggi. I Repubblicani seguono al 21,5%, con un proiezione di seggi tra i 95 e i 132. Il  Fronte Nazionale è al 14%, che equivarrebbe ad un mumero di seggi tra i 2 e i 5.  Identico risultato per La France insoumise, i radicali di sinistra, indicato al 14%. Il Partito socialista ed altri partiti di sinistra hanno ottenuto, complessivamente il 13,2% dei voti. Altri partiti minori sono indicati al 5%.

ore 18:00 - La partecipazione al voto alle 17 è stata del 40,75, in netto ribasso rispetto al 2012. In base a queste stime si attende un affluenza alle urne intorno al 50,5%, il 7% in meno rispetto alla precedente votazione.

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Domenica 11 giugno, anche in Francia, è giornata di elezioni. Ad un mese dalle presidenziali che hanno visto trionfare Emmanuel Macron, il suo partito adesso è chiamato ad una conferma con l'elezione dei 577 membri che andranno a formare l'Assemblea Nazionale.

In base alle odierne tendenze, Macron più che rappresentare un'area politica rappresenta se stesso e, invece di un ideale, propaganda la propria immagine e l'idea di successo ad essa collegata.

Macron è un ex banchiere che ha fatto il ministro in un governo socialista, promuovendo leggi che un partito conservatore non avrebbe potuto non votare. una confusione assoluta! Ma votandolo come loro presidente, i francesi lo hanno scelto perché è giovane, perché non appartiene ai "soliti" partiti, perché si presume sia un bambino prodigio (tanto che avrebbe potuto fare il concertista suonando il pianoforte)... e chi più ne ha più ne metta. Leggi e ideali politici non sono gli argomenti che hanno interessato gli elettori.

Sfruttando questa infatuazione insensata e illogica, i francesi, secondo gli ultimi sondaggi, dovrebbero premiare anche in questo turno elettorale La République En Marche, il partito di Macron, così tanto da consentirgli una maggioranza tale che gli permetterà di governare senza alcun problema. Le previsioni parlano addirittura di numeri "bulgari", con un numero di seggi che oscillerebbe tra i 350 e i 400!

Le urne si chiuderanno alle 20 nelle grandi città, mentre nei piccoli centri il voto potrà essere espresso fino alle 18.

I membri dell'Assemblea Nazionale vengono eletti al primo turno se ottengono più della metà dei voti espressi che, però, devono rappresentare almeno un quarto degli elettori registrati. In caso contrario, nel collegio sarà necessario andare al ballottaggio tra i primi due candidati più votati.